Caso scontrino ad Arezzo: 58 euro per il taglio della torta
C'è un nuovo caso scontrino in Italia: in un ristorante di Arezzo è stato chiesto un prezzo extra per il taglio di una torta a una festa di compleanno
Nuovo caso scontrino in Italia: questa volta arriva da Arezzo dove un ristorante ha chiesto un prezzo extra per tagliare una torta a una cena di compleanno. La foto dello scontrino è stata pubblicata sui social dalla festeggiata, scatenando diverse polemiche sul web.
58 euro per tagliare una torta: caso scontrino in un ristorante di Arezzo
Un’imprenditrice aretina ha scelto un ristorante di zona per festeggiare il proprio compleanno: come può succedere spesso in questi casi, ha comprato altrove la torta da mangiare a fine cena. Il prezzo della torta acquistata in pasticceria è stato di 45 euro, ma la festeggiata non immaginava di dover pagare un prezzo extra per tagliarla all’interno del locale.
Invece è proprio quello che è successo: l’imprenditrice aretina ha dovuto sborsare altri 58 euro per il taglio della torta, 4,5 euro per ciascuno dei 13 commensali che stavano festeggiando il compleanno. A raccontare il fatto è stata la stessa festeggiata che ha pubblicato la foto dello scontrino in questione.
Per festeggiare il suo compleanno, la donna aveva scelto un ristorante situato alle porte di Arezzo, invitando 12 persone. La torta da consumare a fine serata è stata acquistata in una pasticceria e portata al ristorante, dove i camerieri l’hanno servita a tutti gli ospiti.
Al momento del conto, c’è stata però l’amara sorpresa: la festeggiata si è ritrovata sul conto 4,50 euro da pagare per lo “sporzionamento” del dolce, per un totale di 58 euro. Stupita di quanto accaduto, ha pubblicato la foto dello scontrino su Facebook, scatenando le reazioni più disparate da parte degli utenti.
Come riferito da ‘Repubblica’, il ristorante in questione ha confermato che è tutto vero, spiegando che far pagare il taglio di una torta o di altri alimenti portati dai clienti è una regola del locale. Il proprietario, assente nella serata dove è andata in scena la cena di compleanno, avrebbe però ammesso che la soddisfazione del cliente è la prima cosa nel commercio e i suoi dipendenti avrebbero potuto essere meno rigidi.
Ristoranti, enoteche e bar: le polemiche
Quello del ristorante di Arezzo si aggiunge ai tanti casi scontrino che negli ultimi anni si stanno verificando in diverse zone d’Italia. In ordine cronologico uno dei più recenti è avvenuto a Camogli, dove un ristorante obbliga gli avventori a ordinare almeno due portate a testa: la titolare del locale ha spiegato che si tratta di una scelta necessaria per mantenere un certo livello di qualità senza dover operare dei tagli sui prodotti oppure sul personale.
Prima di Camogli sui social aveva fatto scalpore la notizia arrivata da Ortisei, dove un locale fa pagare 3 euro in più per ogni piatto vuoto: anche in questo caso il proprietario ha spiegato la scelta, dichiarando che il prezzo extra per quel tipo di servizio è controbilanciato dall’offerta del coperto gratis per tutti i commensali.
Non erano mancate le polemiche nemmeno per quanto è successo a Trieste: nel Capoluogo del Friuli Venezia Giulia una gelateria avrebbe fatto pagare un euro in più a un cliente che aveva chiesto un secondo cucchiaino per poter condividere la propria coppa di gelato con il suo accompagnatore.