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Anguria di lusso in Sardegna: il prezzo maxi divide il web

Un'anguria venduta in Sardegna al maxi prezzo di 42,62 euro ha scatenato le reazioni più disparate sui social: il popolo del web si è diviso

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Sui social è stata pubblicata la foto di un’anguria venduta in Sardegna al prezzo totale di 42,62 euro, 15 euro al chilo: il post ha scatenato le reazioni più disparate su X (l’ex Twitter) dividendo il popolo del web come spesso succede in questi casi.

Anguria di lusso venduta in Sardegna: le reazioni social

Un utente di X ha fatto incetta di condivisioni e commenti per aver pubblicato la foto di un maxi cocomero di lusso acquistato a Porto Cervo, una delle migliori mete balneari per i giovani dell’estate 2024, ma che in realtà, come segnalato da diversi utenti, sarebbe stato venduto ad Arzachena.

Nella foto si una grande anguria con tanto di scontrino: il prezzo è di poco più di 15 euro al chilo, per un costo totale di 42,62 euro. La foto è corredata dal post che recita “Porto Cervo. Anno Domini 2024”.

Gli utenti del social di proprietà di Elon Musk, uno degli uomini più ricchi al mondo, si sono scatenati. Due le fazioni: da una parte c’è chi considera elevato il prezzo pagato per l’anguria, mentre altri fanno notare che il costo può lievitare per la qualità e il peso del frutto.

Alcuni dei tweet più critici e divertenti: “Fatelo marcire, con 42 euro me ne vado al ristorante”; “Ci sono i diamanti dentro, ecco perché, come a Pasqua!”; “Semplicemente scandaloso, spero rimanga sullo stomaco del venditore”; “Non ci posso credere, 42 euro un cocomero”.

Non mancano, tuttavia, le reazioni di utenti che giustificano il prezzo considerato da molti elevato: uno, per esempio, ha sottolineato il fatto che “con 15 chili di cocomero ci mangiano 30 persone”. Un altro utente ha spiegato che quella nella foto è l’anguria più buona in circolazione, rivelando che “Viene dal mantovano” e che “con un laser verificano il grado di zucchero e la selezionano come premium, il prezzo vale!”.

Il post ha sollevato anche una discussione legata a come cambiano i prezzi a seconda delle varie località: un utente, per esempio, ha scritto scherzosamente “In Calabria ti compri anche il banco vendita”. Altri non sono sorpresi dal fatto che in determinate zone d’Italia, soprattutto quelle turistiche, i prezzi possano essere leggermente più alti rispetto al solito.

Qualcuno si è scagliato anche sull’autore del post, “accusandolo” di aver pubblicato la foto solo per mostrare agli altri di aver trascorso le vacanze in una località rinomata come Porto Cervo, sostenendo tra l’altro come il prezzo al chilogrammo sia giustificato: “L’anguria è 15 chili e il prezzo al chilo è assolutamente normale. Se poi ti interessa far sapere che sei a Porto Cervo togli l’etichetta e lamentati di altro”.

I casi scontrino in Sardegna e in Italia

Nell’estate del 2022 c’era stato un caso simile proprio a Porto Cervo, dove un cesto di frutta è stato pagato 200 euro: l’episodio venne documentato da un utente con un video su TikTok.

Anche in quell’occasione il popolo del web si divise: c’era chi ha ritenuto ingiustificabile il prezzo del cesto di frutta e chi, invece, sosteneva che persone in grado di permettersi una vacanza in Sardegna debbano essere preparati a pagare conti salati.

Di casi scontrino, poi, le cronache sono piene da diversi anni a questa parte: uno dei più recenti arriva da Ortisei, dove il cliente si è lamentato perché un ristorante ha deciso di far pagare 3 euro per ogni piatto vuoto in più.

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