Allarme zecche in Italia: il vademecum delle guide alpine
L'allarme zecche in Italia è in aumento: un vademecum delle guide alpine offre consigli su prevenzione, sintomi e trattamento delle punture
Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a un aumento significativo della presenza di zecche, soprattutto nelle aree montane e rurali. Questo fenomeno rappresenta un serio rischio per la salute pubblica, soprattutto per chi ama esplorare la natura. Le guide alpine hanno quindi deciso di condividere un vademecum per prevenire e gestire le punture di zecca.
Le aree più colpite dalle zecche in Italia
Le zecche stanno espandendo il loro habitat in Italia, spostandosi verso altitudini e latitudini precedentemente inospitali per loro. Il cambiamento climatico ha favorito questa diffusione, permettendo alle zecche di essere attive per periodi più lunghi e a quote più elevate. Tra le regioni più colpite si segnalano il Trentino-Alto Adige, dove le zecche sono presenti anche oltre i 2000 metri, e il Friuli Venezia Giulia. Altre aree di particolare rischio includono l’Appennino Tosco-Emiliano e alcune zone della Lombardia e del Veneto.
Recenti studi hanno evidenziato che anche le zone di pianura non sono esenti dal problema. In regioni come la Toscana, la presenza di zecche è aumentata in parchi naturali e aree verdi frequentate dai turisti. Anche in città come Roma, si sono registrati casi di punture di zecca nei parchi urbani, dimostrando che il fenomeno non è più limitato alle sole aree montane o rurali.
Sintomi e interventi in caso di puntura
Le guide alpine italiane, esperte di montagna e sicurezza, hanno sviluppato un vademecum per aiutare gli escursionisti a proteggersi dalle zecche. Questo include consigli pratici sulla prevenzione, identificazione e rimozione delle zecche, oltre a informazioni sulle malattie che possono trasmettere. Seguire queste linee guida può fare la differenza nella prevenzione delle punture e delle conseguenti infezioni.
Una puntura di zecca può essere fastidiosa e potenzialmente pericolosa. I sintomi iniziali includono prurito e la presenza visibile della zecca attaccata alla pelle. Antonio Prestini, dirigente medico dell’APSS di Trento e guida alpina, ha spiegato che è cruciale ispezionare il corpo al ritorno da escursioni o arrampicate, prestando particolare attenzione alle pieghe del corpo come le ginocchia, i gomiti, le ascelle e l’inguine.
Se si trova una zecca, è fondamentale rimuoverla rapidamente con una pinzetta disinfettata. Prestini ha sottolineato che non è necessario recarsi al pronto soccorso; la zecca va afferrata vicino alla pelle e tirata delicatamente. È importante evitare rimedi casalinghi come l’alcol, che possono irritare ulteriormente la pelle. Dopo la rimozione, la zona va disinfettata accuratamente.
Le zecche possono trasmettere diverse malattie, tra cui la malattia di Lyme e l’encefalite da zecca. La malattia di Lyme, causata dal batterio Borrelia burgdorferi, può manifestarsi con sintomi come febbre, cefalea, stanchezza e dolori articolari. È cruciale monitorare eventuali macchie rosse sulla pelle nelle settimane successive alla puntura e consultare un medico per una possibile terapia antibiotica.
L’encefalite da zecca, trasmessa dal virus TBE, può iniziare con sintomi simil-influenzali e progredire verso problemi più gravi come l’encefalite e la paralisi. Prestini ha ricordato che in Trentino è disponibile un vaccino gratuito contro l’encefalite da zecca, raccomandato per chi frequenta regolarmente aree a rischio.
Prevenzione delle punture di zecca
La prevenzione è essenziale per ridurre il rischio di punture di zecca. Indossare abbigliamento appropriato, come pantaloni lunghi e maglie a maniche lunghe, è uno dei metodi più efficaci. Gli spray repellenti possono offrire una protezione aggiuntiva, anche se non sono infallibili. Le guide alpine raccomandano di ispezionare attentamente il corpo dopo ogni escursione per rimuovere eventuali zecche prima che possano trasmettere infezioni.
L’allarme zecche in Italia è un problema crescente che richiede attenzione e prevenzione. Le guide alpine, con il loro prezioso contributo, forniscono informazioni essenziali per affrontare questo pericolo nascosto tra i sentieri e i prati del nostro Paese.