Allarme maremoto a Messina e Reggio Calabria: è un'esercitazione
A Messina e Reggio Calabria è scattato l'allerta maremoto e i cittadini hanno ricevuto un sms d'avvertimento: si è trattato solo di un test
Nei giorni scorsi, i cittadini che si trovano nei comuni costieri delle province di Messina e Reggio Calabria hanno iniziato a ricevere uno strano sms, che faceva riferimento a un “allarme maremoto“. Come spiegato nel testo del messaggio, però, non c’è alcun pericolo imminente: si tratta, infatti, di un’esercitazione.
Test maremoto a Messina e Reggio Calabria: il messaggio della Protezione Civile
Nella giornata di venerdì 4 novembre, sulla pagina Facebook del Dipartimento Protezione Civile è stato pubblicato il seguente post: “Questa mattina, a partire dalle ore 10, i cittadini che si troveranno nei comuni costieri delle province di Reggio Calabria e Messina, coinvolti in #ExeStretto22, riceveranno sul cellulare un messaggio di prova del sistema di allarme pubblico IT-alert. IL MESSAGGIO È UN TEST”.
Questa la spiegazione sul sito della Protezione Civile: “Dal 4 al 6 novembre le Regioni Calabria e Sicilia sono protagoniste dell’esercitazione ‘Sisma dello Stretto 2022’, che ha l’obiettivo di testare la risposta operativa del Servizio Nazionale della protezione civile a un evento sismico, in un’area a elevata pericolosità. Il coordinamento dell’esercitazione è a cura del Dipartimento della protezione civile, d’intesa con le Regioni coinvolte e le Prefetture – UTG di Reggio Calabria e Messina”.
La nota prosegue così: “Sono numerose le componenti e le strutture operative che partecipano al test, tra questi rivestono un ruolo fondamentale i centri di competenza del Dipartimento per la loro attività di supporto tecnico e scientifico alle attività. L’evento storico di riferimento per lo scenario esercitativo è il terremoto che il 16 gennaio 1975, con epicentro nell’entroterra di Reggio Calabria, ha colpito l’area dello Stretto di Messina. Per rendere maggiormente significativa la risposta in termini di gestione dell’emergenza, nella simulazione è stata incrementata la magnitudo dell’evento (da ML=4.7 a ML= 6), capace di innescare anche frane e liquefazioni ed eventi di maremoto”.
La Protezione Civile ha spiegato ancora: “Negli scenari esercitativi sono coinvolti 37 comuni della Provincia di Reggio Calabria più Gioia Tauro, il cui porto è entry point per i soccorritori, e 19 comuni della Provincia di Messina. L’esercitazione si compone di una parte reale di ‘test’ che prevede l’effettivo impiego di risorse a livello nazionale e locale in tutta una serie di attività di protezione civile e di una parte di attività da effettuare per ‘posti di comando’, ovvero da remoto, come la verifica della comunicazione tra centri operativi attivati ai diversi livelli territoriali. Osservatori speciali di queste attività sono i rappresentanti dei consolati stranieri in Italia in visita nei luoghi dell’esercitazione”.
La chiosa finale: “Durante ‘Sisma dello Stretto 2022’ è prevista una nuova sperimentazione del sistema di allarme pubblico nazionale IT-alert per informare, tramite l’invio di notifiche istantanee sui cellulari, i cittadini che vivono, lavorano o transitano nei comuni costieri coinvolti nell’esercitazione rispetto al possibile arrivo di onde di maremoto per effetto del terremoto simulato”.
Cos’è e come funziona IT-alert
Sul sito di It-Alert è spiegato come funziona questo nuovo sistema di allarme pubblico nazionale: “I cittadini che si trovavano nelle zone della Calabria e della Sicilia che sarebbero state, in caso di evento reale, potenzialmente colpite dal maremoto hanno ricevuto un messaggio di allarme IT-alert, con un suono differente da quelli abituali, e con questo testo: ‘ESERCITAZIONE protezione civile TEST invio messaggio di allarme per possibili onde di MAREMOTO generate da terremoto con epicentro nella provincia di Reggio Calabria. Tutte le informazioni sull’esercitazione su www.it-alert.it’. Alla comparsa del messaggio sul display per far tornare il cellulare alle normali funzionalità hanno dovuto sfiorare il tasto “OK” all’interno del messaggio”.
Nel corso della mattinata, gli stessi cittadini hanno poi ricevuto un secondo messaggio, che li ha avvisati con le stesse modalità della conclusione del test.
Sul sito si spiega anche cosa fare in caso di allarme per il possibile arrivo di un’onda di maremoto: “Se fossi in spiaggia o in una zona costiera dovresti allontanarti e raggiungere rapidamente l’area vicina più elevata, per esempio una collina, seguendo la via di fuga più rapida senza usare l’automobile che potrebbe diventare una trappola. Se fossi in mare dovresti portarti al largo, mentre se fossi in porto dovresti metterti al sicuro in un posto elevato”.