Alla scoperta dei 7 segreti di Bologna
La città di Bologna merita una visita non soltanto per conoscerne i luoghi d'arte e i locali, ma anche per scoprirne i 7 segreti nascosti...
Bologna la Rossa, città nota per il buon cibo e il divertimento nasconde 7 segreti. Anche se, in verità, non esiste alcuna fonte storica ufficiale che confermi la loro esistenza.
I 7 segreti di Bologna nascono infatti dal racconto di una guida spagnola che diede vita a una leggenda e che creò poi un passa parola che si è diffuso e mantenuto vivo fino a oggi.
Il primo segreto si trova in via Indipendenza, proprio sotto la Torre Scappi. Il pane è vita, il vino è allegria, la cannabis è protezione: è questo che recitano le scritte in latino sotto le volte della galleria. La frase sulla cannabis fu incisa in onore della coltivazione della canapa che a quei tempi generava laute occasioni di guadagno.
Il secondo segreto è legato alla statua del Nettuno: posizionandosi infatti davanti alla Sala Borsa e da lì guardando la statua, ci si potrà rendere conto che in realtà il dito del Nettuno è invece… bhe lo capirete da soli.
Il terzo segreto è sotto il voltone del Podestà: mettendosi in uno degli angoli della volta del palazzo si potrà infatti comunicare con la massima riservatezza con chi fa la stessa cosa nell’altro angolo. La leggenda vuole che questo sistema acustico fosse utilizzato dai monaci per confessare i lebbrosi senza esporsi al rischio del contagio.
Il quarto segreto è quello delle tre frecce: racconta la leggenda popolare che tre briganti stessero dando la caccia a un ricco signore quando, a un certo punto, da una finestra apparve una donna nuda, distraendoli. Le frecce scoccate dai malintenzionati finirono così sul soffitto del porticato di Strada Maggiore, all’ingresso di Corte Isolani.
Il quinto segreto di Bologna è rappresentato dalla testa del satiro di piazza Santo Stefano che guarda beffardo e sorridente i passanti.
Il sesto segreto è rappresentato dal vaso rotto posto sulla sommità della Torre degli Asinelli… in questo caso, però, il vero segreto è che il vaso rotto non è mai esistito.
Infine, il settimo segreto, è la finestrella di via Piella, conosciuta anche come la piccola Venezia. non tutti infatti sanno che Bologna è anche la città delle acque nascoste. Nel medioevo infatti furono costruiti i canali di Saveno e di Reno per portare le acque in città.