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Alga tossica nel mare di Genova: l'allerta del Comune

Il comune di Genova lancia l'allerta: l'ARPAL ha rilevato nelle acque marine una fioritura di Ostreopsis Ovata, un'alga potenzialmente tossica

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Il comune di Genova ha condiviso nel sito internet ufficiale una nota in cui informa cittadini e turisti della presenza in mare di una fioritura dell’alga Ostreopsis Ovata. Per ora è stata lanciata l’allerta e non sembrano esserci rischi per la salute dell’uomo.

L’allerta del Comune di Genova per un’alga tossica

Tramite una nota condivisa dal Comune di Genova il 7 luglio viene diramato uno stato di allerta per la presenza nelle acque della regione dell’alga Ostreopsis Ovata. L’ Ostreopsis Ovata è un’alga microscopica unicellulare che vive comunemente nelle calde acque tropicali. L’innalzamento delle temperature dei nostri mari e le condizioni marine, però, hanno fatto sì che questa particolare alga si diffondesse anche nel Mar Ligure.

La fase di allerta è stata lanciata dopo un monitoraggio, iniziato il 1° giugno, ad opera dell’ARPAL che ha individuato nelle acque una fioritura algale abbondante. Per ora non sembrano ci siano complicazioni e rischi per l’uomo, ma l’alga è potenzialmente tossica. Il contatto con questa, infatti, può portare effetti temporanei e reversibili sull’uomo. Questi sintomi si possono manifestare non solo in seguito al contatto ma anche in seguito all’inalazione dell’aerosol marino che può colpire le prime vie respiratorie. La presenza dell’alga Ostreopsis Ovata a Genova è nota sin dall’estate del 2005. In quell’anno, infatti, l’alga ha causato l’intossicazione di numerose persone.

Al momento, comunque, il comune di Genova sta collaborando con l’ARPAL e l’ASL per monitorare la situazione e per ora non sembra ci sono particolari pericoli per la salute e per la balneazione. L’attuale stato di allerta, verrà tramutato in stato di emergenza solo se la densità in colonna d’acqua dell’alga sarà superiore a 30.000 cell per litro. C’è da dire, inoltre, che le zone ad alto o medio rischio di fioritura di Ostreopsis ovata sono piccole aree della costa. I principali punti che favoriscono la fioritura di quest’alga sono quelli che presentano le seguenti caratteristiche: acqua poco profonda, basso ricambio idrico, fondo roccioso-ciottoloso, macro-alghe.

L’alga Ostreopsis Ovata

L’Ostreopsis Ovata è una microalga che appartiene alla famiglia delle Ostreopsidaceae. Questa specie è stata individuata per la prima volta nel Mediterraneo verso la fine degli anni Novanta. Ostreopsis ovata solitamente si trova nei primi metri vicini alla riva, in luoghi caratterizzati da acque poco profonde, e vive ancorata alle macro-alghe che abitano generalmente le scogliere. Non è, invece, presente negli arenili sabbiosi e nei litorali con fondali che degradano rapidamente.

A occhio nudo l’Ostreopsis ovata è praticamente invisibile: le sue dimensioni variano fra i 27 e i 35 micrometri (μm) in larghezza e fra i 47 e i 55 μm in lunghezza. Solo durante il periodo della fioritura (o bloom) algale l’Ostreopsis può essere vista ad occhio nudo. Questo perché le cellule durante la riproduzione si duplicano in maniera esponenziale in breve tempo, si ammassano e formano dei mucchi filamentosi di colore marrone. In questo periodo le acque in superficie possono presentare colori anomali e chiazze schiumose bianche e marroni

È proprio durante la fioritura che l’alga può rilasciare una tossina (identificata come ovatossina) che può essere pericolosa per la salute. Solitamente perché la fioritura avvenga devono esserci acque ad alte temperature per lunghi periodi, scarso riciclo e ingente irraggiamento solare. Oltre che in Liguria, la fioritura in Italia è stata osservata anche in altre località come in Puglia, in Toscana, nelle Marche, in Friuli Venezia Giulia e in Sicilia.

 

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