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Agrigento Capitale della Cultura è sempre più un caso: è polemica

Agrigento Capitale della Cultura 2025 è travolta da polemiche su organizzazione ed eventi e ci sono nuove criticità che alimentano dubbi sulla candidatura

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Agrigento, proclamata Capitale italiana della Cultura 2025, si trova al centro di accesi dibattiti. A sollevare critiche, oltre ai problemi organizzativi anche una serie di episodi che hanno messo in discussione la capacità della città di affrontare un evento di tale importanza.

La nuova polemica su Agrigento Capitale della Cultura 2025: cosa è successo

Durante un recente concerto della Jazz Orchestra del Conservatorio Arturo Toscanini di Ribera, tenutosi nel Teatro Pirandello, la pioggia ha iniziato a cadere sui musicisti. Il pubblico presente ha immortalato la scena, che è rapidamente diventata virale sui social.

Le problematiche legate al Teatro Pirandello si aggiungono ad altri episodi, come i cartelli stradali sgrammaticati che avevano suscitato ironie e critiche nei mesi scorsi.  La Fondazione che gestisce il teatro ha assicurato che i lavori di impermeabilizzazione erano già in corso e che le infiltrazioni non compromettono la sicurezza della struttura.

Come riportato su ‘La Repubblica’, infatti, Alessandro Patti, presidente della Fondazione Teatro Pirandello, ha spiegato: “Siamo pienamente consapevoli della problematica e, come già comunicato, era stato già avviato un intervento di impermeabilizzazione della copertura dello stabile, con una squadra specializzata in edilizia acrobatica attiva da una settimana. Le infiltrazioni, benché sgradevoli, non compromettono la sicurezza della struttura, come confermato da verifiche tecniche recenti”.

Nonostante queste rassicurazioni, le immagini hanno suscitato grande clamore, soprattutto in vista della cerimonia inaugurale prevista per il 18 gennaio, che si terrà proprio nel Teatro Pirandello alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.  Il sindaco di Agrigento, Francesco Miccichè, aveva persino ventilato l’ipotesi di rinunciare al titolo di Capitale della Cultura, alimentando ulteriormente le polemiche.

Le reazioni istituzionali alle difficoltà di Agrigento Capitale della Cultura 2025

Mentre si avvicina la cerimonia inaugurale, l’obiettivo condiviso è quello di superare gli ostacoli attuali e di trasformare la città in un esempio virtuoso di promozione culturale. Per il momento, però, la città continua a essere protagonista di vicenda che unisce paradossi e contraddizioni: le tensioni istituzionali e le criticità organizzative rischiano di mettere in ombra un progetto che, nelle intenzioni, dovrebbe valorizzare il patrimonio culturale di Agrigento.

Il governatore della Sicilia, Renato Schifani, non ha nascosto il proprio disappunto per la gestione delle criticità e ha scelto di non partecipare alla conferenza stampa di presentazione del programma di Agrigento Capitale della Cultura, prevista per il 15 gennaio a Roma. Al suo posto, sarà presente l’assessore ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato.

La decisione sarebbe motivata da una certa freddezza nei confronti dell’organizzazione, giudicata non all’altezza di un evento di tale importanza. Schifani  ha richiesto interventi immediati per sistemare il teatro, sottolineando l’urgenza di garantire il regolare svolgimento della cerimonia inaugurale.

In una dichiarazione riportata da ‘La Repubblica’, Schifani ha affermato:  “Non possiamo permettere che una situazione così grave, con infiltrazioni che rischiano di compromettere la cerimonia inaugurale della Capitale italiana della Cultura 2025, rimanga irrisolta“.

Inoltre, il presidente ha aggiunto: “Mi è stato garantito che il problema sarà risolto in tempo utile, ma ho ribadito l’assoluta necessità che entro domani si trovi una soluzione definitiva. In caso contrario, la Regione invierà un’apposita squadra di tecnici qualificati. Agrigento merita che il suo ruolo di Capitale italiana della Cultura sia celebrato senza intoppi, soprattutto per rispetto nei confronti del Capo dello Stato”.

 

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