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Acqua alta a Ischia: i pesci si pescano in piazza

L’acqua alta a Ischia Ponte porta centinaia di alici e sarde sul piazzale aragonese: cittadini e turisti ne approfittano per pescare “a mani nude”

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L’acqua alta non è una novità ad Ischia Ponte. Ma la “pesca miracolosa” in piazza, nel caratteristico borgo ai piedi del Castello Aragonese, non si era ancora mai vista.

Il fenomeno è presto spiegato: l’acqua alta trascina sui basoli del piazzale centinaia di alici e sarde, che restano intrappolate a terra a decine quando il mare si ritrae. Così, cittadini e turisti ne approfittano per raccoglierne un po’. D’altronde la cucina locale è ricchissima di piatti della tradizione a base di alici: marinate, ammollicate o alla scapece, gli ischitani sanno come trasformare la loro sfortuna in qualcosa di buono.

Ischia Ponte: “pesca miracolosa” sul piazzale Aragonese

Nelle immagini amatoriali che circolano in rete si vedono decine di persone raccogliere dei piccoli pesci da terra. Cittadini e turisti, chini sui basoli del piazzale di Ischia Ponte, si ritrovano ormai da qualche giorno a pescare a piene mani tra le centinaia di alici rimaste intrappolate sulla pavimentazione della piazza. Chi si aiuta con una busta di plastica, chi ne raccoglie a manciate – tutto sotto lo sguardo autorevole del Castello Aragonese illuminato.

La pesca miracolosa e inoffensiva che ha accompagnato la fine di questo caldo ottobre non è una novità assoluta. Negli ultimi anni l’evento si è verificato più volte: quando il mare invade il piazzale Aragonese sospinto da venti di scirocco e libeccio, centinaia di piccoli pesci raggiungono la terraferma e ci restano intrappolati.

Secondo gli abitanti dell’isola, riporta Ansa, “le alici seguirebbero l’acqua fino a terra per sfuggire ai predatori che le inseguono al largo, per poi perdere l’orientamento e restare bloccate quando il mare si ritira”.

Alici e sarde restano così a decine, forse centinaia, intrappolate tra i basoli dello splendido piazzale aragonese, offrendo la rara occasione di avventurarsi in una propizia battuta di pesca “a mani nude”, senza bisogno di ami, lenze e canne da pesca: cittadini e turisti così ne hanno approfittato, raccogliendo un po’ di quel pesce agonizzante a terra per portarlo a casa.

Acqua alta a Ischia Ponte, nasce la “Love Boat”

Ischia è un’isola paradisiaca, anche secondo la CNN, e il problema dell’acqua alta viene spesso visto come affascinante e caratteristico dai turisti. D’altro canto, le frequenti inondazioni di Ischia Ponte, che invadono l’intero piazzale aragonese e arrivano spesso fin quasi all’altezza della Cattedrale dell’Assunta, costituiscono un evidente disagio per la popolazione e per le attività commerciali.

Quando vento e mare prendono il sopravvento è difficile se non impossibile attraversare il borgo di Ischia Ponte, sia a piedi sia con i mezzi. Le conseguenze dell’acqua alta iniziano a creare seri problemi soprattutto sulla Riva Destra del Porto di Ischia, la zona simbolo della movida dell’isola, su cui si trovano numerosi ristoranti, bar e bistrot: quando l’acqua raggiunge un livello di 30 centimetri è quasi impossibile raggiungere gli oltre 20 locali del Porto.

Così, riporta l’Ansa, alcune di queste attività stanno cercando di affrontare il problema organizzando un servizio navetta per l’acqua alta: si chiama “Love Boat” e permette di essere “traghettati” a bordo di un van fino all’ingresso del locale senza bagnarsi.

“In attesa che si sblocchi l’avvio dei lavori per risolvere questo annoso problema”, spiega uno degli organizzatori del servizio, “abbiamo preferito affrontare la situazione con ironia, sperando anche nella complicità e comprensione dei clienti. Se funzionerà, la Love Boat sarà attiva ogni volta che l’acqua alta ci impedirà di lavorare”, conclude l’esercente, “l’alternativa è restare chiusi, con danni enormi”.

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