Dalla Grotta del Ciabattino ai canyon della Valbelluna: un tour tra i luoghi più suggestivi del Veneto, che forse non tutti conoscono
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Tra le regioni più visitate d’Italia, il Veneto è una delle mete predilette dai turisti di tutto il mondo, grazie al suo patrimonio naturalistico, culturale, artistico ed architettonico. Le attrazioni che offre sono davvero tante, ma ci sono dei luoghi sconosciuti ai più che vale assolutamente la pena visitare. Scopriamoli insieme.
Sul Corno d'Aquilio, monte della Lessinia in provincia di Verona, si può ammirare una voragine di origine carsica - profonda circa 900 metri - detta Spluga della Preta. Al suo interno si è sviluppata una cavità denominata Grotta del Ciabattino, raggiungibile a piedi in circa due ore, attraverso il sentiero che da Fosse porta alla cima del Corno d'Aquilio. All'inizio della primavera, la grotta, composta da lastre di calcare rosso, presenta numerose formazioni stalagmitiche di ghiaccio mentre, durante l'estate, vi si può ammirare il fenomeno delle fumate, dovuto alla condensazione del vapore acqueo contenuto nell'aria esterna che, a contatto con l'aria fredda interna, crea delle velature nebbiose simili a delle nuvole.
A Venezia, lontana dai flussi turistici, in Calle Lunga Santa Formosa, si trova una delle librerie più incantevoli al mondo: la Libreria Acqua Alta. Qui i volumi non sono disposti su semplici scaffali, ma in gondole, canoe e vecchie vasche da bagno o in enormi catini di legno. Un luogo pervaso da un'atmosfera incredibilmente suggestiva. Inoltre, grazie a questo sistema creativo e originale, ideato dal proprietario Luigi Frizzo, i libri non devono più temere l'acqua alta!
A Torreglia, comune della provincia di Padova che si estende ai piedi dei Colli Euganei, si trova un luogo il cui accesso è vietato alle donne. Si tratta dell'Eremo di Santa Maria Annunziata, un piccolo monastero dove ancora oggi i Frati Camaldolesi vivono in clausura. Fondato da due eremiti nel 1334, venne ricostruito in pietra e ampliato intorno al 1500, per poi essere occupato dai Camaldolesi nel 1542.
Il complesso è costituito da una Chiesa, alcuni edifici comuni come il refettorio, il parlatorio e la foresteria, e quattordici celle. L'eremo si trova a un'altitudine di circa 400 metri, in una posizione panoramica di grande suggestione.
Sulla cima del Monte Ricco che sovrasta il borgo medioevale di Asolo, svetta l'imponente Rocca da cui si gode di una vista mozzafiato. La costruzione, realizzata probabilmente nel XII secolo, su commissione del Vescovo di Treviso, si presenta con pianta poligonale, con nove lati di lunghezza diversa, e muraglie prive di aperture, ad esclusione dell’unica porta collegata al castello inferiore. Durante recenti scavi archeologici sono emerse tracce di affreschi presenti in una piccola aula di culto absidata, oggi esposti al Museo Cittadino. Inerpicandosi fin sulla cima, si può ammirare lo splendido Tempio di Canova a Possagno, i vitigni e i piccoli borghi che costellano la pianura circostante.
Nascosti in mezzo ad un bosco della Valbelluna, si trovano i Brent de l'Art, spettacolari canyon scavati nella roccia dal torrente Ardo. Situati nei pressi di Sant'Antonio Tortal, frazione di Trichiana (in provincia di Belluno), si sarebbero formati circa 8-10 mila anni fa, per azione dell'erosione dovuta alle acque meteoriche ricche di polveri e granelli abrasivi. Il nome "Brent" deriva dall'espressione dialettale ''brentana'', che indica un'alluvione, mentre ''Art'' è il diminutivo del nome del torrente, l'Ardo. I canyon si trovano all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Per ammirare questo spettacolo della natura, partendo da Tirichiana, si deve raggiungere la frazione di Sant'Antonio di Tortal, seguendo le indicazioni per il Passo San Boldo. Il sentiero si percorre facilmente, ma bisogna prestare attenzione negli ultimi tratti prima della forra, piuttosto ripidi e scivolosi.