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Alle isole Tremiti è tornata la nacchera spinosa ritenuta estinta

Era stato ritenuto estinto, invece il Mollusco più grande del Mediterraneo è tornato: la scoperta è avvenuta sui fondali delle isole Tremiti

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Il Mediterraneo sta regalando autentiche sorprese e l’ultima riguarda un mollusco ma non uno qualsiasi, il più grande del Mediterraneo che è stato ritenuto erroneamente estinto. Il luogo della scoperta è quello dei fondali dell’area Marina Protetta delle Isole Tremiti e a svelarlo sono gli studiosi del Laboratorio del Ma.Re.

Il mollusco “scomparso” non è estinto

Nel 2016 una epidemia aveva causato la totale scomparsa nel Mediterraneo del mollusco conosciuto con il nome di Nacchera Spinosa. Simile alla Pinna Nobilis e appartenente alla famiglia di Pinna Rudis, era dato per estinto nel nostro bacino.

Gli studiosi del Laboratorio del Ma.Re. hanno dichiarato a La Repubblica “Un’epidemia che dal 2016 si è estesa dalla costa meridionale della Spagna, per poi colpire Francia, Corsica, Sardegna e tutto l’arco del Tirreno, fino alle coste della Tunisia per arrivare poi nel 2018 nel Mare Adriatico. In meno di cinque anni l’epidemia ha portato alla completa estinzione delle Pinne nobilis e Pinne rudis nei nostri mari e purtroppo anche nel mare delle Isole Tremiti”.

Gli studi relativi al Pinna Nobilis e al Pinna Rudis erano proseguiti nel 2018 per monitorare e censire gli esemplari; a firmare la ricerca sono stati i biologi Arcangelo Acquafredda e Claudia Nanula che in quell’anno erano riusciti a registrare circa 400 esemplari nell’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti.

Poco tempo dopo anche in Italia è arrivato l’agente patogeno che ha duramente colpito gli esemplari uccidendoli. Il pensiero naturale degli esperti è stato che l’esemplare fosse totalmente estinto ma ad agosto 2022 un ritrovamento ha fatto cambiare idea.

Il Pinna Rudis ritrovato nel Mediterraneo

Durante l’estate del 2022 in una attività subacquea è stato individuato un esemplare di Pinna Rudis vivo e persino in buona salute tanto da essere reattivo al tocco; questo ritrovamento del mollusco più grande del Mediterraneo si aggiunge alla scoperta di qualche settimana prima nella zona di Taranto dove era stato individuato un Pinna Nobilis.

L’opinione degli esperti

La Repubblica ha intervistato gli esperti del Laboratorio del Ma.Re. che si sono chiesti “Esistono  davvero zone rifugio, al riparo dal patogeno? O, in alternativa, è possibile trovare esemplari di Pinna nobilis o Pinna rudis  in grado di resistere all’azione del protozoo killer?”.

Durante l’intervista gli studiosi hanno raccontato a La Repubblica: “il mare delle Isole Tremiti si dimostra uno straordinario laboratorio naturale, ancora una volta il mare delle Isole Tremiti ci concede la possibilità di capire il valore della sua Area Marina Protetta, istituita nel 1989”.

Pinna Nobilis, le caratteristiche del mollusco

Il mollusco più grande del Mediterraneo è conosciuto con il nome di Pinna Nobilis ma anche come Nacchera Spinosa può raggiungere fino al metro di lunghezza. Non è commestibile ed è assolutamente vietato raccoglierlo ma ha una funzione importantissima: accumulando gli agenti inquinanti e patogeni diventa un indicatore dell’inquinamento marino.

Il mollusco, dichiarato estinto nel Mediterraneo dopo una epidemia che aveva coinvolto non solo l’Italia ma anche altre coste è tornato e a farlo scoprire sono state proprie alcune immersioni che hanno rivelato la presenza dell’esemplare sui fondali nell’area marina protetta delle Isole Tremiti.

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