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Curiosità

"Tornano" le 10 lire: quanto valgono le nuove monete speciali

In Italia tornano le lire con due monete d'oro commemorative in edizione limitata dedicate alla storica 10 lire realizzate dalla Zecca dello Stato

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Le nuove lire commemorative stanno facendo parlare di sé, suscitando grande curiosità tra collezionisti e appassionati di numismatica. Non si tratta di un ritorno della vecchia moneta come mezzo di scambio, ma di un’emissione speciale pensata per celebrare la storica 10 lire, uno dei simboli più rappresentativi della tradizione economica italiana.

Le nuove monete d’oro per celebrare le 10 lire

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato la riedizione di due monete in oro dedicate alla 10 lire, con valori nominali di 50 e 20 euro. Queste nuove emissioni, coniate in numero limitato, stanno già generando un notevole interesse, in particolare tra i collezionisti, per il loro legame con la storica moneta italiana.

Le due nuove monete d’oro fanno parte della “Serie Riedizione della storica Lira” e rappresentano un omaggio a un simbolo di stabilità e crescita per l’Italia, un legame profondo con il territorio e l’agricoltura. La moneta da 10 lire, che circolò tra il 1951 e il 2001, era caratterizzata da immagini di un aratro e delle spighe di grano, simboli di una nazione profondamente legata alle sue radici agricole.

La versione moderna delle 10 lire, coniata dall’artista-incisore Maria Angela Cassol, presenta un diametro di 28 millimetri per la moneta da 50 euro, con un peso di 15,552 grammi. Anche la seconda moneta, più piccola, con un valore nominale di 20 euro, segue lo stesso design, con una lavorazione dettagliata in reverse proof, una tecnica che esalta particolarmente i dettagli dell’incisione.

Entrambe sono state prodotte in un’edizione limitata di soli 999 pezzi.
Data la loro esclusività e il numero ridotto di esemplari disponibili, è prevedibile che il loro valore possa crescere nel tempo, soprattutto all’interno del mercato collezionistico.

L’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.a. consegnerà due esemplari delle nuove monete al Ministero dell’Economia e delle Finanze per scopi di documentazione, partecipazione a mostre e convegni.

Questa collaborazione tra le istituzioni italiane non è una novità: in passato, l’IPZS ha già lavorato con diversi progetti editoriali, tra cui uno del 2021 che ha portato alla realizzazione di una medaglia definita la “moneta più bella del mondo”. La moneta, ideata nel 2015 dall’artista e medaglista Maria Carmela Colaneri, fu creata per celebrare i 70 anni di pace in Europa e si distinse per la sua straordinaria bellezza e creatività.

La lira italiana: un simbolo storico e il suo valore oggi

Simbolo dell’identità nazionale, la lira italiana ha una storia lunga e affascinante. Introdotta ufficialmente come valuta nel 1861, dopo l’unificazione del Paese, ha rappresentato un simbolo di identità e di unità nazionale per oltre un secolo. Tuttavia, le sue origini sono molto più antiche: la lira venne coniata per la prima volta nel 1472 dalla Repubblica di Venezia e, nel tempo, venne adottata da molti Stati italiani preunitari.

Con l’avvento dell’euro nel 2002, la lira ha definitivamente cessato di essere moneta corrente, lasciando spazio alla nuova valuta europea. Tuttavia, rimane ancora oggi nel cuore degli italiani come un simbolo di un’epoca passata, legata sia ai periodi di crescita economica sia alle sfide del dopoguerra.

Le due nuove monete d’oro della Zecca dello Stato sono oggetti di pregio artistico e collezionistico, ma anche un omaggio alla lunga storia della lira italiana. La scelta di dedicare queste emissioni commemorative alla lira va oltre il semplice valore numismatico: rappresentano un richiamo a un passato che ha profondamente influenzato l’economia e la società italiana.

 

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