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Roma
A Roma il costo della Tari sale del 3%: la giunta del sindaco Gualtieri aveva sottolineato che l'aumento della tassa sarebbe dovuto essere del 14% in quanto serve a finanziare interamente il contratto di servizio per il ritiro dei rifiuti e per la pulizia delle strade, ma l'amministrazione ha attinto dai fondi recuperati con la lotta all'evasione per evitare un rincaro di tale portata.
Firenze
Anche Firenze è tra le città italiane interessate dall'aumento della Tari: ai cittadini e alle imprese costerà mediamente il 3,2% in più.
Padova
Sulla stessa lunghezza d'onda di Roma e Firenze anche Padova, dove la Tari aumenta mediamente del 3,3%.
Ancona
Ad Ancona, una delle città d'Italia con i maggiori aumenti delle bollette dell'acqua, arrivano rincari del 7% per quanto riguarda la Tari, la tassa relativa alla gestione dei rifiuti in Italia, destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell'utilizzatore.
Perugia
Stessi aumenti di Ancona per Perugia: nel Capoluogo dell'Umbria la Tari è destinata a salire del 7% in media.
Palermo
A Palermo l'amministrazione comunale ha approvato rincari del 6% sul costo della Tari per i cittadini del capoluogo siciliano.
Verona
A Verona, uno dei comuni d'Italia che hanno incassato di più dalle multe stradali, la Tari sale in media del 5,6%. Gli incrementi potevano essere superiori al 7%, ma è stato deciso di attingere alle entrate dell'imposta di soggiorno (riservata ai turisti) per contenere i costi dei cittadini.
Napoli
La situazione di Napoli è una delle più significative: i napoletani sono reduci da un 2023 che ha visto la tassa sui rifiuti salire del 13% per le utenze domestiche e di oltre il 20% per i negozi.
Genova
Sono in corso delle valutazioni a Genova, dove si punta a congelare l'aumento del 6,8% della Tari annunciato già dall'Amiu, l'azienda che si occupa della gestione del ciclo dei rifiuti per il capoluogo della Liguria.
Courmayeur
Non solo le grandi città, ma anche i piccoli comuni devono fare i conti con l'aumento della Tari: sale del 6,8% a Courmayeur, inserito nella classifica delle località più economiche al mondo per lo sci.
Milano
Milano è in controtendenza rispetto alle altre città d'Italia: da anni si registra una diminuzione del costo della Tari per le famiglie milanesi.
Tante città italiane devono fare i conti con l’aumento della Tari, la tassa sui rifiuti. I motivi sono molteplici, a cominciare dalla decisione dell’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che ha chiesto alle amministrazioni di prevedere un incremento dei costi delle bollette con l’obiettivo di accelerare il recupero dell’inflazione, principale responsabile dell’aumento dei costi fissi delle municipalizzate della raccolta, come quello del carburante per i camion.
I costi salgono in diverse città della Penisola: in alcune si toccano quote che superano il 7%, mentre in altre la tassa sui rifiuti incide meno sulle tasche dei cittadini. Secondo quanto riferito da una ricerca condotta da Cittadinanzattiva, il costo della Tari nel 2023 è stato in media di 320 euro a famiglia, il 2% in più rispetto all’anno precedente. Per quest’anno, invece, stando a quanto indicato l’Arera, gli aumenti possono raggiungere un massimo del 13,7%.