Spegnimento del riscaldamento 2024: le date da Roma a Milano
Quando si spengono i riscaldamenti in Italia nel 2024: ecco tutte le date del calendario in base alle varie fasce climatiche del nostro Paese
Con l’arrivo della primavera si avvicina il giorno in cui vengono spenti i riscaldamenti in Italia: lo stop è previsto in date diverse che variano a seconda delle zone climatiche nelle quali sono comprese città e province.
Stop ai termosifoni: le zone climatiche
L’utilizzo degli impianti termici in Italia è regolato dal Decreto del Presidente della Repubblica 74/2023 che definisce i criteri generali per il loro utilizzo, compresi i limiti che riguardano il periodo annuale e la durata giornaliera in cui possono essere attivati.
Il regolamento tiene conto delle esigenze specifiche di ogni regione italiana, considerando diversi fattori come l’altitudine, la distanza dal mare e anche la presenza di microclimi in grado di influenzare le temperature medie.
L’intero territorio nazionale è stato diviso in sei diverse zone climatiche, dalla A alla F: a ogni zona climatica corrisponde un calendario che regola quando si accendono e si spengono i riscaldamenti.
Il parametro utilizzato per dividere la penisola in zone climatiche è quello dei gradi-giorno: viene calcolato sottraendo la temperatura di riferimento, fissata per convenzione a 20 gradi, dalla temperatura media giornaliera, per poi sommare i valori assoluti per tutti i giorni dell’anno oppure per un periodo limitato.
Quando si spengono i riscaldamenti in Italia: le date del 2024
In base al calendario 2024 dei riscaldamenti, in Italia le prime zone in cui vengono spenti sono quelle che appartengono alla Zona A che comprende Lampedusa, Porto Empedocle e Linosa, quest’ultima eletta come una delle isole più convenienti dove comprare casa.
I riscaldamenti restano accesi altre due settimane, invece, nelle aree che compongono la Zona B: spegnimento previsto per il 31 marzo ad Agrigento, Catania, Crotone, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Siracusa e Trapani. La stessa data vale per la Zona C formata da: Imperia, Latina, Bari, Benevento, Brindisi, Cagliari, Caserta, Catanzaro, Cosenza, Lecce, Napoli, Oristano, Ragusa, Salerno, Sassari e Taranto.
Per tutte le città e province che appartengono alle zone D ed E, i riscaldamenti si spengono il 15 aprile 2024: ne fanno parte grandi città come Firenze, Roma, Bologna e Milano, inserita nella top ten della classifica dedicata alle città europee più amate dai turisti. Non è prevista alcuna limitazione, infine, per la fascia climatica indicata come la Zona F che comprende Cuneo, Belluno e la Provincia Autonoma di Trento.
15 marzo Zona A:
- Lampedusa
- Linosa
- Porto Empedocle
31 marzo Zona B:
- Agrigento
- Catania
- Crotone
- Messina
- Palermo
- Reggio Calabria
- Siracusa
- Trapani
31 marzo Zona C:
- Imperia
- Latina
- Bari
- Benevento
- Brindisi
- Cagliari
- Caserta
- Catanzaro
- Cosenza
- Lecce
- Napoli
- Oristano
- Ragusa
- Salerno
- Sassari
- Taranto
15 aprile Zona D:
- Genova
- La Spezia
- Savona
- Forlì
- Ancona
- Ascoli Piceno
- Firenze
- Grosseto
- Livorno
- Lucca
- Macerata
- Massa Carrara
- Pesaro
- Pisa
- Pistoia
- Prato
- Roma
- Siena
- Terni
- Viterbo
- Avellino
- Caltanissetta
- Chieti
- Foggia
- Isernia
- Matera
- Nuoro
- Pescara
- Teramo
- Vibo Valentia
15 aprile Zona E:
- Alessandria
- Aosta
- Asti
- Bergamo
- Biella
- Brescia
- Como
- Cremona
- Lecco
- Lodi
- Milano
- Novara
- Padova
- Pavia
- Sondrio
- Torino
- Varese
- Verbania
- Vercelli
- Bologna
- Bolzano
- Ferrara
- Gorizia
- Modena
- Parma
- Piacenza
- Pordenone
- Ravenna
- Reggio Emilia
- Rimini
- Rovigo
- Treviso
- Trieste
- Udine
- Venezia
- Verona
- Vicenza
- Arezzo
- Perugia
- Frosinone
- Rieti
- Campobasso
- Enna
- L’Aquila
- Potenza
Nessuna limitazione Zona F:
- Cuneo
- Belluno
- Trento