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La Scala dei Turchi ora è ufficialmente del comune di Realmonte

La Scala dei Turchi diventa ufficialmente del Comune di Realmonte: è stato firmato il passaggio di proprietà del capolavoro naturale siciliano

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La notizia era nell’aria già da qualche tempo ma adesso è arrivata anche l’ufficialità: la Scala dei Turchi diventa di proprietà del Comune di Realmonte, in provincia di Agrigento.

La Scala dei Turchi passa al Comune di Realmonte

Il lungo braccio di ferro sulla titolarità della falesia di marna bianca che spunta a picco sul mare lungo la costa siciliana si è conclusa: Sciabarrà, storico e legittimo proprietario del bene, ha ceduto a titolo gratuito le sue particelle al Comune di Realmonte, con un atto perfezionato all’interno dello studio di un notaio a Porto Empedocle.

L’annuncio è arrivato da parte dell’associazione ambientalista Mareamico attraverso il seguente post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della Delegazione di Agrigento:

“Dopo 10 anni di battaglie di Mareamico, finalmente, la vicenda riguardante la Scala dei Turchi ha trovato una degna conclusione – si legge sulla pagina Facebook dell’associazione – presso lo studio di un Notaio, il bene ha cambiato proprietà: il legittimo proprietario Sciabbarrà ha donato la Scala dei Turchi al Comune di Realmonte.

Presto lo stesso Comune ricorderà questo atto di generosità del mecenate agrigentino con una targa e poi si attiverà per costituire una fondazione, per la gestione di questo importante bene, probabilmente in collaborazione con l’Ente Parco Valle dei Templi, l’Università di Agrigento e il Libero Consorzio Provinciale di Agrigento”.

Le reazioni al passaggio di proprietà

Dopo la firma del passaggio di proprietà della Scala dei Turchi, il sindaco di Realmonte Sabrina Lattuca ha commentato così l’atto storico siglato dal notaio: “Questo traguardo storico ci porterà a porre in essere altre attività amministrative come l’istituzione di una fondazione o altri strumenti idonei – le dichiarazioni di Sabrina Lattuca riportate da Rainews – collaborazioni e tutto ciò che possa garantire una tutela, una custodia non solo del sito ma anche della collettività”.

In precedenza Sciabarrà aveva lanciato un appello a Elon Musk, chiedendogli di farsi avanti per acquistare la Scala dei Turchi, curarla e proteggerla. L’appello era arrivato in un periodo in cui c’erano ancora dei dubbi riguardo alla possibilità che la falesia di marna bianca passasse nelle mani dell’amministrazione comunale.

Durante lo stesso periodo era arrivato un annuncio riguardo la possibilità di istituire un ticket d’ingresso per la Scala dei Turchi: una soluzione necessaria per salvaguardare il patrimonio naturale, ma fragile, della costa della Sicilia che troppo spesso, ogni anno, veniva presa d’assalto dai turisti provenienti da ogni parte d’Italia e del mondo.

Vero e proprio patrimonio naturale della Sicilia, la Scala dei Turchi è diventata nel corso degli anni una grande attrazione turistica per la singolarità della scogliera, ci colore bianco, e per le sue forme particolari. Costituita da una marna di un caratteristico colore bianco pure, la scogliera si erge tra due spiagge di sabbia fina e presenta una particolare forma ondulata irregolare.

Il nome Scala dei Turchi deriva dalle passate incursioni di pirateria da parte di saraceni, arabi e turchi che trovavano riparo in questa zona meno battuta dai venti. La scogliera è diventata ancora più famosa grazie ai romanzi del commissario Montalbano di Andrea Camilleri, scrittore che aveva ambientato le storie del protagonista nel Comune immaginario di Vigata che corrisponde con la zona di Porto Empedocle.

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