Riapre il Giardino di Ninfa, il "più bello al mondo": le date
Riapre al pubblico il Giardino di Ninfa, che il New York Times definì il “più bello e romantico al mondo”: ecco quando sarà possibile visitarlo nel 2022
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Il Giardino di Ninfa
Definito il più bello d’Europa e anche del mondo, il giardino di Ninfa è un tesoro naturalistico e uno dei parchi più suggestivi del nostro Paese. Ai margini dell’Agro Pontino, in provincia di Latina, il giardino sorge attorno alle rovine di una città medievale ed è attraversato da torrenti e corsi d’acqua. Il nome della Ninfa, uno dei corsi d’acqua che attraversa il parco, deriva proprio da un tempio romano dedicato alle divinità delle acque.
Il Giardino riapre in primavera
Anche nel 2022 è possibile visitare il giardino di Ninfa nella stagione in cui massimo è il suo splendore: le visite sono aperte dal 19 Marzo al 1 Novembre. “I tanti visitatori che hanno dovuto rinunciare nel 2020 e nel 2021 a causa dell’emergenza Covid” dichiara il presidente della Fondazione Tommaso Agnoni a Repubblica, potranno tornare “a godere dei colori e dei profumi di questa stagione" nella splendida cornice del giardino di Ninfa.
Il giardino più bello del mondo
L’European Garden Heritage Network, il più importante ente nel campo della floricoltura europea, insignì il giardino di Ninfa del premio di Miglior giardino d’Europa nel concorso 2018/2019, ed è celebre l’articolo del New York Times in cui il “giardino segreto” di Ninfa veniva definito “il giardino più bello e romantico del mondo”. Ad amare il parco, anche personaggi come Virginia Woolf e Giuseppe Ungaretti, che nel 900 furono ospiti del parco.
Il nome della Ninfa
Il nome del parco deriva dal tempio di epoca romana che fu edificato nei pressi del giardino in onore delle Naiadi, le ninfe delle acque dolci sorgive. Le ninfe erano allora considerate come divinità con poteri curativi, e il culto delle Naiadi era molto diffuso tra i contadini, che le celebravano con offerte di fiori e frutta.
Le rovine di un’antica città
Le rovine del giardino di Ninfa risalgono al Medioevo: nel XIV secolo Ninfa si presentava come una città con oltre 150 case, circa 14 chiese, due ospedali, mulini, ponti, strade, un castello, un municipio ed una cinta muraria di circa 1400 metri. L’epoca del suo massimo splendore venne bruscamente interrotta alla fine del Trecento, quando l’antica città di Ninfa venne completamente distrutta e saccheggiata dalle città vicine. Da allora, non venne più ricostruita.
La nascita del Giardino di Ninfa
Il giardino di Ninfa fu iniziato da Gelasio Caetani nel 1921, in seguito alla bonifica della zona. Si tratta di un classico giardino all’inglese, che si è arricchito nel corso degli anni di centinaia di specie botaniche importate dai viaggi dall’estero di Gelasio Caetani e dei successori.
Monumento naturalistico
Nel 2000 tutta l’area di Ninfa è stata dichiarata monumento naturalistico. Nel 1976 fu istituita, intorno al giardino, un’oasi del WWF a tutela della flora e della fauna locali. Il giardino di Ninfa si trova lungo una delle principali rotte migratorie percorse dagli uccelli africani che si spostano a nord: dopo la creazione dell’oasi, sono stati avvistati germani, aironi, pavoncelle e anche rapaci. Sono oltre 100 gli uccelli censiti nel parco.
Piante e fiori della Ninfa
Nel giardino di Ninfa si trovano oltre 1300 piante: negli oltre otto ettari di estensione del parco di trovano ciliegi e meli ornamentali, magnolie, betulle, iris palustri e molti aceri giapponesi, che in primavera regalano delle fioriture di rara intensità.
Lungo i corsi d’acqua, si trovano anche bambù provenienti dalla Cina, dei papiri e un cedro che ospita una tillandsia.
Un programma ricco di eventi
Nel 2022 ricorre il 50esimo anniversario della costituzione della Fondazione Roffredo Caetani, che gestisce il giardino di Ninfa. “Celebreremo questa ricorrenza con un programma ricco di eventi culturali” ricorda a Repubblica il presidente Agnoni, ma anche “occasioni di studio e approfondimento sui temi che hanno reso grande la famiglia e i siti che oggi vengono visitati da migliaia di persone ogni anno”.
Le date di apertura
Il giardino di Ninfa si può visitare dal 19 marzo al 1 novembre, il sabato e la domenica.
Le date di apertura per la stagione 2022 sono le seguenti: 19, 20, 26 e 27 marzo; 2, 3, 9, 10, 16, 17, 18, 23, 24, 25 e 30 aprile; 1, 7, 8, 14, 15, 21, 22, 28 e 29 maggio; 2, 4, 5, 11, 12, 18, 19, 25 e 26 giugno; 2, 3, 9, 10, 16, 17, 23, 24, 30 e 31 luglio; 6, 7, 13, 14, 15, 20, 21, 27 e 28 agosto; 3, 4, 10, 11, 17, 18, 24 e 25 settembre; 1, 2, 8, 9, 15, 16, 22, 23, 29 e 30 ottobre; 1 novembre. Si può prenotare la propria visita su giardinodininfa.eu.
Il Giardino di Ninfa ha il titolo di giardino più bello d’Europa, è giudicato il giardino privato più bello d’Italia e il New York Times lo definì “il più bello e romantico al mondo”. Il suggestivo giardino inglese sorge intorno alle rovine di un’antica città medievale, e si trova al confine tra Norma e Sermoneta, nel comune di Cisterna di Latina.
Realizzato nel secolo scorso in seguito ad una grande operazione di bonifica avviata nel 1921 da Gelasio Caetani, il parco è stato dichiarato Monumento Naturalistico ed è circondato da una vasta oasi del WWF.
Il Giardino di Ninfa è sempre più amato e visitato: già nel 2016 il grande afflusso di visitatori costrinse la Fondazione Roffredo Caetani, che gestisce i giardini di Ninfa, a prevedere un sistema di prenotazioni online per evitare enormi concentrazioni di persone nei giorni festivi di primavera.
Le presenze sono raddoppiate rispetto ad allora: come si legge su Repubblica la Fondazione sottolinea che “il Giardino, con circa 80mila presenze, ha confermato nel 2021 un trend in aumento dei visitatori”. E questo, si aggiunge, “nonostante la riduzione, a causa della pandemia, del numero di prenotazioni legate alle attività scolastiche”.
Il giardino di Ninfa riaprirà i battenti proprio ad inizio primavera: come sottolinea Tommaso Agnoni, Presidente della Fondazione, il giardino “torna a mostrarsi nel momento del suo massimo splendore ai tanti visitatori che hanno dovuto rinunciare nel 2020 e nel 2021”.