Quirinale, palazzo del Presidente della Repubblica: 10 curiosità
Occhi puntati sul Quirinale in vista dell'elezione del nuovo Capo dello Stato: 10 curiosità sullo storico palazzo residenza del Presidente della Repubblica
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1. Le bandiere del Quirinale
Sul Torrino del Quirinale sventolano generalmente tre bandiere: quella italiana, quella europea e lo stendardo presidenziale. Quest’ultimo è ispirato alla bandiera della Repubblica Italiana del 1802-1805, e segue il Capo dello Stato in tutti i suoi spostamenti: viene innalzato sulle automobili e sui mezzi che trasportano il Presidente, e all’esterno delle Prefetture locali quando il Presidente è in visita in città.
È sempre possibile sapere se il Presidente è a Palazzo : basta guardare in alto, e cercare lo stendardo presidenziale, a sinistra del Tricolore, in cima al Quirinale.
2. L’inquisizione al Quirinale
Il Salone delle Feste è il cuore del Palazzo presidenziale sin dall’epoca in cui i Savoia decisero di utilizzare l’ampio salone per lo svolgimento delle cerimonie più importanti. A tale scopo fu creato nel 1889 il palco stabile per l’orchestra, non più in uso da qualche decennio: per raggiungerlo, si legge nel libro “Tutti i piatti dei Presidenti. 30 anni di ricette, storie e aneddoti nelle cucine del Palazzo del Quirinale” della giornalista Lorenza Scalisi, era necessario attraversare una serie di piccole stanze e cunicoli in passato utilizzati come prigioni. A quanto pare, anche Galileo Galilei fu imprigionato in queste stanze: il Tribunale dell’Inquisizione, infatti, si trovava allora proprio al Quirinale, nell’attuale Vasella - al piano terra del Palazzo.
3. Il tappeto record
Rimanendo nel sontuoso Salone delle Feste, forse non tutti sanno che qui si trovava il più grande e pesante tappeto d’Europa. Sui 345 metri quadrati di pavimentazione in parquet del grande Salone, si trovava un tappeto monumentale: quasi 300 metri quadri di estensione per 900 chili di peso, l’enorme tappeto è stato realizzato in loco, ed è stato definitivamente eliminato dagli arredi del Palazzo nell’Agosto del 2021.
4. Tennis indoor
Il Salone dei Corazzieri è il più grande del Palazzo del Quirinale: qui si svolgono cerimonie ed udienze del Capo dello Stato, in un ambiente che vanta 465 metri quadrati di marmi policromi ed un soffitto a cassettoni alto 15 metri risalenti al Seicento, come anche il portale d’accesso monumentale alla Cappella Paolina.
Agli inizi del Novecento, a quanto pare, il Salone subì un periodo di decadenza: dopo essere stato progettato un suo uso come pista di pattinaggio, nel 1912 fu trasformato in un campo da tennis coperto.
5. I Giardini del Quirinale
I Giardini del Quirinale non sono un semplice contorno del Palazzo, ma ne sono parte integrante: i quattro ettari del Parco raccontano meglio di ogni altro ambiente la storia dei diversi stili che hanno accompagnato le vicende del Palazzo dal Cinquecento ad oggi. All’interno dei Giardini un labirinto di bosso a pianta ovale, dodici aiuole geometriche che ospitano una ricca collezione di specie arboree, fontane monumentali e un’antica domus romana.
6. L’orologio del Quirinale
L’orologio che si vede sul Torrino del Quirinale ha un quadrante cosiddetto “alla romana”: non presenta l’indicazione delle canoniche dodici ore, ma ne indica solo sei - in numeri ovviamente romani.
Fu inserito nel 1626 e sostituito più volte . Quello che fu installato nel 1854 sulla torretta del Quirinale su commissione di Pio IX, che assistette dal Colle a Porta Pia, alle devastazioni della Guerra e alla nascita della Repubblica Italiana, venne rimosso nel 1961 per essere sostituito da un nuovo orologio con meccanismo elettronico, che però venne trafugato per essere ritrovato soltanto sessant’anni dopo, alla fine del 2020.
7. I pranzi al Quirinale
Le regole dei pranzi al Quirinale sono molto precise: una colazione o un pranzo con il Capo di Stato non deve durare più di 45 minuti e deve essere costituita al massimo da tre portate: primo, secondo con contorno e dessert. Non deve avvenire, infatti, che le discussioni si concentrino troppo sul cibo - quando si è a pranzo con il Capo dello Stato.
Per evitare intolleranze e per accogliere al meglio gli ospiti, spesso le ambasciate inviano i propri suggerimenti alle cucine del Palazzo, gestite dal 1993 dallo Chef Executive Fabrizio Boca.
8. Cosa si mangia al Quirinale
Vietato ostentare ogni lusso, nelle cucine del Quirinale. È la regola dello Chef Fabrizio Boca, che fa degli ingredienti stagionali e delle primizie a km 0 coltivate nella tenuta di Castelporziano il centro della filosofia che guida l’offerta culinaria per gli ospiti del Palazzo.
Per il cibo tanto quanto per il vino, spiega il coordinatore dei Ricevimenti Domenico Santamaria al Corriere della Sera, la scelta non segue il blasone delle etichette: “il nostro sforzo è quello di intercettare qualcosa che sappia stupire ospiti che, in genere, certe bottiglie da intenditori le hanno nelle loro cantine e le bevono in una serata qualsiasi”.
9. Il falcone del 2 Giugno
Per la Festa del 2 Giugno, il Presidente della Repubblica tiene un tradizionale ricevimento con banchetto nei giardini del Quirinale. Ma la sicurezza di un evento ben riuscito, sotto i cieli di Roma, non può prescindere da una strategia che protegga il banchetto da gabbiani e altri uccelli inevitabilmente interessati.
La soluzione coinvolge un falcone che, guidato dal suo addestratore, viene messo a controllo dello spazio aereo del banchetto del Quirinale e tiene lontani gli altri uccelli.
10. La visita virtuale del Quirinale
Dal Dicembre 2021, è possibile visitare le stanze segrete del Quirinale online: 100 chilometri di percorsi digitali che dal 17 Dicembre hanno tradotto le stanze, i corridoi e i giardini del Quirinale in un’esperienza digitale aperta a tutti. Il progetto, in collaborazione con Google Arts and Culture, consente di visitare tutto l’edificio sede della Presidenza della Repubblica, che nella figura del Presidente Sergio Mattarella ha fortemente sostenuto il progetto per aprire a tutti le stanze della “Casa degli Italiani”.
Il Quirinale, storico colle di Roma, è tornato alla ribalta delle cronache in concomitanza con l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. L’insediamento del nuovo Capo dello Stato, a qualche giorno dall’elezione, è accompagnato tradizionalmente dal picchetto d’onore che accoglie il Presidente della Repubblica presso la sua nuova residenza, il Palazzo del Quirinale.
Il palazzo che sorge su uno dei colli più alti di Roma, antica sede di luoghi di culto e di lussuose residenze signorili, deve i tratti distintivi del suo attuale aspetto al Seicento, all’epoca del pontificato di Paolo V Borghese (1605-21).
Ma la storia del Quirinale, e le vicende che hanno nei secoli attraversato le grandi sale in cui risiede il Capo dello Stato italiano, non si esauriscono in epoca moderna. Già oggetto delle attenzioni di Napoleone, il Palazzo del Quirinale attraversa una rapida fase di trasformazione – da palazzo papale a reggia – nel 1870, quando con l’annessione di Roma al Regno d’Italia diviene la residenza della famiglia reale.
È all’età Sabauda che si devono la gran parte degli arredi, degli arazzi e delle suppellettili che si trovano oggi nelle stanze del Palazzo: il gusto neo-rococò tipico di molti ambienti del Quirinale è frutto dell’importante transito di beni che, alla fine dell’Ottocento, giungono a Palazzo dalle residenze reali di tutta Italia.
Con la nascita della Repubblica Italiana, il 2 Giugno del 1946, il Palazzo del Quirinale diventa lo scenario di una storia diversa: è qui che il 5 Giugno Alcide De Gasperi comunica al re il risultato del referendum, ed è qui che Re Umberto formalizza l’addio alla Nazione. Da allora, l’aspetto del Palazzo è rimasto sostanzialmente inalterato – se non vogliamo considerare la questione del tappeto.
Sergio Mattarella lo ha definito “un Palazzo vivo e vitale per la nostra democrazia”, un protagonista della storia del Paese che va considerato a pieno titolo “la Casa degli italiani”.