Nella spiaggia di Piombino è stata scoperta una necropoli etrusca
Gli scavi nella spiaggia di Piombino hanno fatto emergere una necropoli etrusca: tre le tombe ritrovate contenenti ossa, scheletri e corredi funebri
Un ritrovamento storico importante è avvenuto a Piombino; sulla spiaggia di Baratti a poca distanza dal Parco Archeologico sono state portate alla luce due tombe. Nella spiaggia del Golfo di Baratti è riemersa una necropoli etrusca. Le tre tombe rivenute hanno un’importanza storica e rivelano parti di corpi accompagnati da un corredo funebre. Ad occuparsi degli scavi la Past in Progress guidata da Andrea Camilli che dirige il cantiere didattico in collaborazione con l’università. Tre le tombe rinvenute: una in cui è stato ritrovato uno scheletro femminile, una seconda in cui sono rimasti solo pochi frammenti di scheletro e una terza con i resti combusti di un defunto.
Gli scavi nella spiaggia di Baratti a Piombino
Gli scavi nemmeno troppo profondi nella spiaggia del Golfo di Baratti hanno rivelato un’antica necropoli etrusca: tombe e scheletri sono riemerse sotto pochi centimetri di sabbia a poca distanza dal Parco Archeologico. Secondo quanto analizzato, le ossa e i teschi rinvenuti risalgono al terzo secolo avanti Cristo. La scoperta è avvenuta quasi per caso, mentre sul luogo avvenivano dei lavori per le tubazioni dell’acqua. Gli scavi sono stati curati da Past in Progress sotto la direzione di Andrea Camilli che continuerà a lavorare fino a fine agosto con un cantiere didattico in collaborazione con l’Università.
I ritrovamenti nella spiaggia di Baratti
Gli scavi nella spiaggia del Golfo di Baratti hanno rivelato tre tombe: la prima è stata scoperta da Carolina Megale e Martina Fusi ed è caratterizzata da una fossa dalla forma rettangolare rivestita da lastre di pietra che sembrano essere state recuperate da strutture più antiche. In questa tomba giaceva uno scheletro probabilmente femminile con oggetti personali come uno spillone per capelli. La parte restante del corredo è stata rubata precedentemente dai tombaroli. La seconda tomba risulta violata ed al suo interno sono presenti solo pochi frammenti di uno scheletro.
La terza tomba, realizzata con elementi di riuso, è caratterizzata da una forma squadrata e contiene i resti combusti del defunto. In questa tomba sono stati ritrovati anche frammenti di ceramica di epoca romana e un raro frammento di vetro blu con una parte di scritta in alfabeto greco e latino riportante il nome dell’artigiano.