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Un pesce da record ha abboccato sulla costa toscana

Un esemplare da record di Serranus cabrilla Linnaeus, più comunemente noto come Perchia, è stato pescato al largo delle coste toscane.

Un pesce da record mondiale ha abboccato all’amo di un pescatore sportivo nelle acque lungo la costa toscana. Secondo gli esperti è un vero e proprio primato.

Isola d’Elba: pescato un pesce da record

Un pesce di 848 grammi è stato pescato da un pescatore nelle acque toscane al largo dell’Isola d’Elba. Stiamo parlando della Perchia, nota anche come Serranus cabrilla Linnaeus, che è un pesce osseo d’acqua marina che appartiene alla famiglia dei Serranidae. La Perchia è diffusa non solo nel Mediterraneo ma anche nell’Oceano Atlantico orientale, nelle acque delle Isole Azzorre, di Madera e delle Canarie.

Questo pesce è chiamato anche Bollagio o Sbirro ha un corpo allungato, con muso appuntito, gli occhi grandi e la bocca provvista di piccoli denti e labbra carnose. Si tratta di un pesce territoriale e solitario che si nutre di pesci, cefalopodi e crostacei. Il pesce in questione non aveva nello stomaco pesci o altre prede che potevano aver alterato il suo peso, ma solo delle uova. Date le dimensioni e il peso dell’esemplare questo potrebbe rappresentare un vero e proprio record mondiale, come affermato anche dalla direzione dell’Acquario dell’Elba.

Le dichiarazioni dell’esperto

Questo pesce ha di solito una lunghezza media di 25 cm e raramente raggiunge i 40 cm di lunghezza. Yuri Tiberto, titolare dell’Acquario dell’Elba ed esperto in materia sostiene che questo questo esemplare rappresenti un primato mondiale. Ecco le sue parole riportate da Toscana Media News: “Ma la cattura di cui vogliamo parlare va ben oltre, perfino molto oltre quel mezzo chilo che tutte le principali fonti scientifiche indicano come peso massimo raggiungibile da esemplari di questa specie. Bravo e fortunato, il campese F.T. è infatti riuscito in una vera impresa, presentando alla bilancia un esemplare che ha fatto fermare i led a ben 848 grammi, con ogni probabilità frantumando qualunque record mondiale!”

In queste acque, infatti, già la cattura di un pesce superiore ai 200 grammi è abbastanza rara figuriamoci una Perchia da 848 grammi. All’interno del pesce c’erano solo delle uova perché questo è un pesce ermafrodita. Ecco la spiegazione di Yuri Tiberto riportata da Toscana Media News “L’esemplare in questione non aveva nello stomaco prede che potessero alterare il peso. – erano invece visibili delle uova, ma questo particolare non ci autorizza a pensare a una femmina…questi pesci sono infatti ermafroditi sincroni e quindi, contemporaneamente, sia maschi che femmine! Per i più sensibili: anche volendo, non sarebbe stato possibile rilasciare in mare il pesce. Pescato ad alta profondità, durante la risalita subisce l’espansione della vescica natatoria con conseguenti gravi danni agli organi interni”.

Altri strani animali nei nostri mari

Non è la prima volta che nelle acque italiane vengono ritrovati strani animali. Nel Mar Mediterraneo sono sempre più presenti nuove specie di pesci tropicali come, il pesce leone (nome scientifico Pterois miles, nella foto), il pesce palla argenteo (Lagocephalus sceleratus), il pesce flauto (Fistularia commersonii) e l’aringa a strisce (Etrumeus golanii). Ad esempio, nella piccola isola di Linosa, in Sicilia, c’è una vera e propria invasione di pesci coniglio.

È notizia di qualche settimana fa, invece, che a Milazzo, in provincia di Messina, è stato pescato un raro esemplare di pesce coniglio, noto come Siganus rivulatus. Si tratta di una “specie estranea” alle nostre acque.

“In copertina foto di archivio di una Perchia”

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