Perché il murale di Banksy sarà rimosso dal muro a Venezia
Il murale "The Migrant Child" realizzato da Banksy a Venezia sulla facciata di Palazzo San Pantalon sarà rimosso perché l'edificio verrà restaurato
Banksy, artista e writer britannico, è una delle figure più enigmatiche e affascinanti del panorama artistico contemporaneo. La sua identità rimane avvolta nel mistero, ma le sue opere hanno lasciato un segno indelebile nel mondo dell’arte. Banksy utilizza la street art per affrontare temi di rilevanza come la guerra, la povertà, la giustizia sociale e l’immigrazione. Anche a Venezia, Banksy ha lasciato il suo segno con l’opera “The Migrant Child”, un murale che raffigura un bambino migrante. Questo è apparso misteriosamente sulla facciata di Palazzo San Pantalon la notte dell’8 maggio 2019, durante la Biennale d’Arte. L’immagine, potente e simbolica, ha catturato l’attenzione del pubblico e dei media, diventando una delle opere più discusse dell’artista in Italia.
Il murale di Banksy a Venezia verrà rimosso
Il celebre murale “The Migrant Child” si trova nel sestiere di Santa Croce sulla parete esterna di Palazzo San Pantalon, un’elegante residenza affacciata su Rio de Ca’ Foscari. Qui, Banksy, misterioso artista inglese, ha disegnato a pelo sull’acqua un bambino con un giubbotto di salvataggio e il braccio alzato mentre stringe in mano un fumogeno rosa. Il titolo dell’opera è “The Migrant Child” ovvero “Il bambino migrante” ed è stata dipinta dall’artista per riflettere su un tema importante, quanto attuale, che è quello dell’immigrazione. Questa ha resistito per quasi sei anni alle intemperie, al moto ondoso e persino all’acqua alta che ha colpito Venezia nel 2019 causando ingenti danni. In questi giorni, però, il murale è destinato a essere rimosso dal muro su cui è stato realizzato nella notte tra l’8 e il 9 maggio 2019. La sua rimozione si deve agli imminenti lavori di messa in sicurezza e restauro che saranno eseguiti a Palazzo San Pantalon. Questo, infatti, è stato acquistato lo scorso marzo da Banca Ifis.
L’obiettivo è comunque quello di proteggere il murale e preservarlo per le generazioni future. Il piano della Banca, infatti, prevede di trasformare Palazzo San Pantalon in un luogo espositivo dedicato all’arte. Si prevede, quindi, la rimozione del murale con una tecnica che dovrebbe preservarlo intatto; poi non è ancora chiaro se sarà esposto all’interno dell’edificio o ricollocato in un’altra struttura. Sin da quando l’istituto di credito ha acquistato l’immobile erano nate discussioni sul futuro del murale di Banksy. Tra i sostenitori che promuovevano la conservazione dell’opera c’era anche l’allora Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi che aveva lanciato un appello per preservare il murale di Banksy. L’opera, infatti, non rientra nei criteri di interesse artistico definiti dalla Soprintendenza dato che è stata realizzata da meno di 70 anni e da un artista ancora in vita.
Il progetto di restauro di Palazzo San Pantalon
Situato nel sestiere di Santa Croce, Palazzo San Pantalon è uno degli edifici storici più suggestivi di Venezia. Con la sua facciata imponente e i dettagli architettonici tipici del Rinascimento, il palazzo rappresenta un prezioso esempio del patrimonio artistico e culturale della Serenissima. Acquistato da Banca Ifis, Palazzo San Pantalon sarà oggetto di un’importante opera di restauro curata dallo studio Zaha Hadid Architects. Il restauro avverrà con il supporto della Soprintendenza del Ministero della Cultura, del Comune di Venezia e della Regione Veneto.
Una volta ristrutturato, Palazzo San Pantalon diventerà la sede veneziana dell’istituto bancario ma sarà anche uno spazio espositivo dedicato alla street art e ad artisti emergenti. Qui, inoltre, potrebbe essere aperta una sede distaccata del Padiglione Italia per la prossima Biennale d’Arte. Il progetto prevede, inoltre, il recupero del murale di Banksy, che entrerà a far parte dell’iniziativa Ifis Art promossa dalla banca per valorizzare l’arte contemporanea.