Paesi fantasma e poco popolati, luoghi quasi deserti dotati di indubbio fascino. Ecco dove si trovano queste località dimenticate
Paesi abbandonatie poco popolati, minuscoli centri quasi privi di popolazione o, alcune volte, veri e propri centri urbani fantasma, a volte addirittura considerati luoghi esoterici, situati in zone geografiche a dir poco impervie e inaccessibili.
Perdiamoci dunque…
Codera, Comune di Novate Mezzola (Sondrio)
Uno di questi luoghi carichi di mistero e un poco inquietante è Codera, minuscolo centro del comune di Novate Mezzola, situato in provincia di Sondrio che si può raggiungere esclusivamente a piedi. L'accesso ai veicoli è infatti impedito fin dall'imbocco della valle e l'assenza di strade carrozzabili obbliga i forestieri a fare utilizzo di un elicottero come mezzo alternativo per raggiungere la località lombarda.
consonno
Sempre in Lombardia troviamo Consonno, località fantasmaubicata nel comune di Olginate, in provincia di Lecco, ormai privo di abitanti ormai dalla fine degli anni Settanta. Ancora oggi Consonno è in attesa di un compratore, dopo essere stato messo all'asta nel 2011 per una cifra finale di circa 500mila euro. Nel 2014 sono infine stati sfrattati gli ultimi quattro abitanti che ci vivevano, prima della vendita della località fantasma.
Civita Bagnoregio – Viterbo
Uno dei paesi più rinomati per la sua assenza di persone è Civita di Bagnoregio, un borgo del comune di Bagnoregio, in provincia di Viterbo noto per la sua bellezza e soprannominato la città che muore. I suoi abitanti hanno infatti incominciato ad abbandonarlo già nel XVIII secolo e oggi sono solo otto le persone che sono regolarmente residenti nel paese.
Peraltro il borgo è raggiungibile soltanto tramite un ponte percorribile a piedi e ancora oggi è un'eccellente meta turistica, che attira tanti curiosi e appassionati di città disabitate.
Fianello – Comune di Montebuono (Rieti)
Non troppo distante da Civita si trova un altro comune fantasma, Fianello, frazione del comune di Montebuono, in provincia di Rieti. Il paese è stato progressivamente abbandonato a partire dagli anni Cinquanta e oggi conta un unico abitante, dopo la completa dipartita dei locali alla fine degli anni Sessanta.
Craco (Matera)
Craco, suggestivo comune in provincia di Matera, è uno dei paesi abbandonati più celebri d'Italia ed è stato più volte utilizzato in passato come set cinematografico per la sua conformazione particolare.
Situato sull'Appenino lucano, Craco è stato progressivamente abbandonato dagli abitanti locali dopo una grande frana verificatasi nel 1963 e in misura ancora maggiore dopo il devastante terremoto dell'Irpinia del 1980, che causò morte e devastazione in tutto il territorio lucano.
Il centro storico del comune lucano, visitabile solo attraverso una prenotazione, ha ospitato le riprese di diversi film, tra cui il film della saga di 007 Quantum of Solace. La desolazione della zona lucana, l'assenza di vegetazione e l'incredibile assenza di popolazione rende Craco il paese una meta imprescindibile per chi visita la Basilicata.
Comuni privi di popolazione sono presenti anche in Sardegna e si legano all'attività estrattiva presente in passato sull'isola e andata purtroppo esaurendosi nel corso degli anni.
ingurtosu – Comune di Arbus
Due di questi centri sono Ingurtosu e Naracauli, frazioni del comune di Arbus, nella provincia del Sud Sardegna. Per molti secoli furono due grandi villaggi minerari, dato che nelle loro immediate vicinanze venivano estratte materie prime come zinco e argento.
Verso la fine degli anni Sessanta la locale miniera fu però chiusa e così Ingurtosu e Naracauli finirono per rimanere disabitati, perdendo la maggior parte dei lavoratori che vi risiedevano. Oggi a visitare questa località sono soprattutto turisti di passaggio, vogliosi di scoprire posti suggestivi e privi di popolazioni.
Nella parte settentrionale della Sardegna si trova il villaggio di Sa Mesana, nel comune di Oschiri in provincia di Olbia, non lontano dalla diga del fiume Coghinas, che a oggi ospita un unico abitante. Le case sono state lasciate come all'epoca dell'abbandono, intorno agli anni Sessanta, e in mezzo a questi immobili il tempo sembra come per incanto essersi fermato.