Tre anni per riallestire le 38 sale della Pinacoteca di Brera. Milano può riabbracciare uno dei suoi luoghi simbolo
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Pinacoteca di Brera: ingresso
Milano può riabbracciare la Pinacoteca di Brera dopo tre anni d’attesa. Dopo ben 40 anni, tutte le sale sono state sottoposte a riallestimento, per una migliore esperienza per i visitatori. Un’esperienza nuova ed emozionante, con cittadini e turisti che possono così riappropriarsi di uno dei propri tesori culturali. In un misto di arte, storia e relax, è stato inaugurato anche lo splendido Caffè Fernanda, che per i milanesi di una certa età avrà un significato molto speciale.
Pinacoteca di Brera: sala arte Ottocentesca
Le ultime due sale al centro del riallestimento della Pinacoteca di Brera sono state la 37esima e la 38esima, dedicate all’arte dell’Ottocento. In occasione dell’inaugurazione delle due, è stato presentato il settimo dialogo, che in questa nuova veste vanta come protagonisti Jean-Auguste-Dominique Ingres e Francesco Hayez. Di quest’ultimo sono state inoltre restaurate per l’occasione due note tele, l’Autoritratto, risalente al 1848, e il Ritratto di Alessandro Manzoni, del 1841.
Pinacoteca di Brera: sala arte Ottocentesca
Il settimo dialogo vede una fusione di opere d’altri musei con elementi della collezione braidense. Basti pensare al Ritratto di Teresa Manzoni Stampa Borri, di Francesco Hayez, affiancato da tre opere ospiti. Particolare risalto viene inoltre data al Ritratto di Madame Gonse, di Jean-Auguste-Dominique Ingres, proveniente dal Musée Ingres di Montauban, al busto in gesso di Lorenzo Bartolini e al Ritratto di Selene Taccioli Ruga, di Hayez.
Pinacoteca di Brera: Caffé Fernanda
L’apertura del Caffè Fernanda ha un significato speciale, data l’intitolazione alla storica direttrice Fernanda Wittgens. Un omaggio dovuto per l’artefice della rinascita della Pinacoteca di Brera, nello scempio del dopoguerra. Un ruolo cruciale per questo splendido Caffè, che sarà parte integrante dell’allestimento museale, vantando al suo interno alcune importanti opere della collezione, andando a prendere il posto di quello che tre anni fa era l’ingresso principale.
Sono stati necessari ben tre anni ma la Pinacoteca di Brera riapre le porte al pubblico. Per la prima volta in ben 40 anni ci si è dedicati al riallestimento di tutte le sale, 38 in totale, con i visitatori che saranno avvantaggiati da un percorso espositivo più accessibile e un’efficiente illuminotecnica.
Attenzione dedicata non soltanto alle sale espositive. Il 1° ottobre è stato infatti inaugurato il Caffè Fernanda, locale di pregio della Pinacoteca, intitolato alla prima donna che in Italia diresse un museo, la direttrice Wittgens. Fu lei a riaprire Brera dopo il secondo conflitto mondiale e oggi, per questa storica riapertura, era giusto che il suo nome tornasse a riecheggiare, soprattutto a vantaggio delle nuove generazioni.