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Nuovo caso scontrino a Milano: la denuncia di Jonathan Bazzi

Nuovo caso scontrino a Milano: lo scrittore Jonathan Bazzi ha pubblicato sui social il conto salato che ha pagato in un locale di Porta Venezia

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Nuovo caso scontrino in Italia: questa volta il protagonista è Jonathan Bazzi, scrittore che sui social ha postato la foto di un conto salatissimo in un locale di Milano.

Lo scrittore si trovava nel Capoluogo della Lombardia e più precisamente nella zona di Porta Venezia, quando ha deciso di ordinare un take away in una panetteria, venendo poi sorpreso dal conto: 43 euro.

Jonathan Bazzi e il caso scontrino

A raccontare l’episodio è stato lo stesso Jonathan Bazzi che ha postato su Facebook la foto dei prodotti ordinati nella panetteria di Milano, corredata da quella dello scontrino fiscale con la seguente frase: “Nuova panetteria/gastronomia a Milano, in Porta Venezia. Due piatti così, take away, 43 euro”.

Nella foto dello scontrino vengono elencati i prodotti ordinati dal romanziere nel locale di Porta Venezia, uno dei quartieri più cari d’Italia: due focacce, due fiori di zucca, due involtini, due mozzariselle e dei sofficini, per un totale di 43 euro, prezzo ritenuto eccessivo.

Come succede spesso in questi casi, il post ha scatenato le reazioni più disparate nei confronti dello scrittore diventato famoso con il romanzo d’esordio “Febbre”. Il popolo dei social si è diviso, tra chi ritiene troppo alto il prezzo pagato da Bazzi e chi invece lo invita a controllare i prezzi dei menu dei locali prima di ordinare qualcosa.

Le reazioni social allo scontrino di Jonathan Bazzi

“A Milano è diventato tutto carissimo, ecco perché sono fuggita da questa città” scrive un utente commentando la foto dello scontrino pubblicata da Jonathan Bazzi. Sono diversi i commenti relativi ai prezzi di Milano, città tra le più costose in Italia e dove un locale ha fatto parlare di sé per la pasta in bianco venduta a 26 euro: “Milano è più cara di Parigi” commenta un altro utente, mentre c’è chi scrive ironicamente che “Copenaghen costa meno di un weekend a Porta Venezia”.

Una ragazza invita Jonathan Bazzi a Palermo, postando una foto con un ricco aperitivo per due a un prezzo molto più conveniente: “Ti aspettiamo a Palermo, 15 euro”. Un utente, invece, bacchetta lo scrittore, scrivendo: “In teoria prima di entrare in un posto si legge il menu e si vedono i prezzi, in modo da non avere sorprese dopo. Se non si guarda a quello, il ristoratore non ha colpa, può anche far pagare una pizza 200 euro, sta al consumatore decidere se entrare e ordinare oppure andare via”.

Sono tantissimi i commenti lasciati sotto la foto pubblicata da Jonathan Bazzi, scrittore milanese classe 1985 che dopo gli studi in Filosofia ha scritto diversi racconti inclusi in antologie e riviste, prima del romanzo “Febbre” che gli è valso la finale del premio Strega del 2020 e ha ricevuto diversi riconoscimenti, come Libro dell’Anno di Fahrenheit-Radio3, il Premio Sila, il Premio POP e il Premio Kihlgren.

Quello di Jonathan Bazzi è solo l’ultimo caso scontrino, in ordine temporale, segnalato in Italia: nell’agosto del 2022, per esempio, era scoppiata una polemica per lo scontrino in un lido della spiaggia di Fregene, dove un aperitivo è costato 753 euro a un gruppo di amici. Più recentemente, invece, una turista ha manifestato le sue perplessità per aver pagato 20 euro un caffè e una bottiglia d’acqua in un bar con vista sul Lago di Como.

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