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Nuova specie di pesce tropicale in Italia per la prima volta

Giunta dal Mar Rosso, una nuova specie di pesce tropicale è stata avvistata in acque italiane per la prima volta: scopriamo di che cosa si tratta

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I mari italiani si popolano di una nuova specie: si tratta di un pesce tropicale proveniente dal Mar Rosso, avvistato per la prima volta nell’estate 2023 al largo delle coste siciliane. Questa è solo l’ultima delle ormai numerose specie aliene, sia di terra che d’acqua, che sono arrivate in Italia nel corso degli anni, per via dei cambiamenti climatici e della globalizzazione. Spesso rappresentano un pericolo per l’ecosistema locale, provocando numerosi danni all’ambiente e all’economia. Scopriamo qualcosa in più sul pesce tropicale appena giunto nel nostro Paese.

Cos’è il tordo con la basetta

Si chiama “Pteragogus trispilus”, comunemente conosciuto come il tordo con la basetta, ed è un pesce tropicale originario del Mar Rosso. Predilige vivere nelle zone costiere, dove il substrato è sabbioso e può trovare il suo nutrimento, composto da microrganismi unicellulari, lumache di mare e piccoli crostacei.

Nel 1991 è stato avvistato per la prima volta al largo di Israele, dopo aver attraversato il Canale di Suez ed essere così arrivato nel Mar Mediterraneo. In poco tempo si è diffuso lungo le coste orientali, popolando le acque di Libano, Siria, Turchia, Cipro, Grecia, Egitto e Libia. Lo scorso anno, ne sono stati trovati diversi esemplari a Malta, e nell’estate 2023 è giunto anche in Italia.

I ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Ancona hanno condiviso un video che dimostra la presenza del tordo con la basetta per la prima volta nelle nostre acque, e più precisamente al largo della Sicilia. “L’arrivo di questa specie aliena fa parte di una cronaca annunciata. Abbiamo infatti osservato la sua progressiva espansione nel Mediterraneo. Era già arrivato nello stretto di Sicilia e ora tocca alle nostre coste” – ha spiegato Ernesto Azzurro, dirigente di ricerca del CNR di Ancona – “Come altri labridi, il tordo con la basetta è una specie carnivora, ma gli impatti di questa invasione sono ancora poco conosciuti”.

Le nuove specie aliene in Italia

L’introduzione (volontaria o meno) di una specie aliena in un ambiente ad essa straniero può sempre rivelarsi pericolosa per l’ecosistema. Si stima che in Italia ce ne siano oltre 3mila, alcune delle quali hanno già provocato gravi danni. Uno degli esempi più recenti è quello del granchio blu, originario dell’Oceano Atlantico e già da diversi anni presente anche nel Mediterraneo. Il 2023 lo ha visto diffondersi soprattutto lungo le coste adriatiche e nel Delta del Po, facendo strage di molluschi e mettendo in ginocchio l’economia ittica di queste aree. È inoltre ormai confermata la presenza in Italia della formica di fuoco, un insetto pericoloso per l’agricoltura, la cui puntura è molto dolorosa.

Come fanno queste specie aliene a giungere nel nostro Paese, spesso anche da grandi distanze? Il primo responsabile è il cambiamento climatico: mentre i mari diventano sempre più caldi (e mai come nel 2023 si sono raggiunte temperature così elevate nelle acque oceaniche), le specie tropicali salgono verso nord, trovando nuovi habitat favorevoli per il loro sviluppo. Spesso, poi, insetti e altre piccole creature viaggiano su navi e aerei assieme a merci importate in Italia, diffondendosi poi rapidamente per via della loro invasività. Purtroppo, nella maggior parte dei casi possono creare molteplici danni all’ecosistema e al territorio, nonché per l’economia.

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