Notte dei ricercatori 2016: le scoperte che hanno migliorato la vita
Esperimenti, dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre e seminari: incontra gli eroi della scienza in 52 città italiane. Scopri gli eventi più vicini a te
La Commissione Europea promuove da oltre 10 anni la Notte dei Ricercatori per favorire il dialogo tra le istituzioni di ricerca e il grande pubblico.
Tutti gli eventi si svolgeranno simultaneamente il 30 Settembre in più di 250 città in Europa e paesi limitrofi, in Italia saranno coinvolte 52 città che proporranno eventi divisi in 6 aree tematiche. Sotto l’elenco dettagliato.
Gli italiani non sono solo un popolo di santi, poeti e navigatori, ma anche di inventori! Qualche esempio delle maggiori invenzioni italiane?
Elenco degli eventi suddivisi per le 6 aree tematiche:
Progetto BRIGHT
Acronimo di "Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in research", letteralmente "Ricercatori brillanti che hanno un impatto sulla crescita, la salute e fiducia nella ricerca", l'obiettivo è aumentare la fiducia verso la ricerca e le sue ricadute positive nella società.
Acronimo di "Cementing Links between Science&society toward Engagement and Responsibility", ovvero "Cementare i legami tra scienza società verso l'impegno e la responsabilità".
A Bolzano si tratterà il tema della "The Big Picture", letteralmente grande immagine, o meglio, la complessità del quadro generale della situazione odierna che un ricercatore e tenuto a considerare nonostante il suo lavoro lo porti ad analizzare i dettagli.
Progetto Made in Science
Come il Made in Italy è il simbolo del nostro Paese, Made in Science sarà la garanzia di eccellenza della ricerca che migliora la vita quotidiana di tutti.
Nelle seguenti città scientifici ad alto tasso di spettacolarità e coinvolgimento del pubblico con migliaia di ricercatori coinvolti.
SHARPER: SHaring Researchers' Passions for Engagement and Responsibility, ovvero "condividere le passioni dei ricercatori, per il coinvolgimento e la responsabilità".
A partire dal primo pomeriggio, fino a tarda notte, una festa per grandi e piccoli.
A Bologna sarà sviluppato il progetto Society secondo molteplici itinerari che richiamano i percorsi e le stazioni di una metropolitana. Ogni linea rappresenta un’area per la quale i ricercatori coinvolti proveranno a individuare e proporre in modo accattivante e interattivo soluzioni e idee a problemi presenti e passati.
Il progetto è pensato per raggiungere il pubblico più ampio con una particolare attenzione agli studenti degli istituti di formazione secondaria superiore e per incoraggiare la presenza femminile nelle carriere di ricerca.
Mano robotica – Pisa
Chiara Carrozza ha guidato il progetto internazionale Cyberhand, concluso nel 2005 con la creazione di un nuovo tipo di protesi cibernetica in grado di "sentire" come le mani naturali. Fin dal 1999 le mani artificiali sono state studiate all'ARTS Lab, fondato nel 1989 da Paolo Dario, direttore dell’istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
(fonte: sssup.it)
Costume Lzr Racer – Erba
Creato dall'azienda di Erba Mectex in collaborazione con Speedo viene detto il costume dei "record" perché quando venne immesso nel mercato nel 2008 nel giro di pochi mesi vennero superati una ventina di record mondiali. Grazie al processo nanotecnologico con cui viene creata il tessuto della tuta "Lzr Racer" si ottiene il 20% di attrito in meno rispetto alle altre tute e permetta il recupero da parte dell’atleta del 15% di energia.
(Phelps e Sullivan alle olimpiadi 2008 entrambi indossano Lzr Racer. Foto: Jmex60)
Bio plastica PHAs – Bologna
La nuova plastica ecologica, prodotta da batteri e rifiuti della lavorazione dello zucchero, si scioglie nell'acqua in dieci giorni. Ad inventarla è stato l'ex grafico Marco Astorri. (foto: bio-on.it)
Micro accelerometro 3D – Agrate Brianza
Bruno Murari e il suo gruppo STMicroelectronics, ad Agrate Brianza, hanno inventato nei primi anni Duemila l'accelerometro alla base del successo della console Wii Nintendo e dell’iPhone.
Murari in cinquant’anni ha guidato lo sviluppo di oltre 2000 microchip e ha oltre 80 brevetti nel campo dei circuiti integrati.
(fonte: microst.it)
iCub – Genova
Robot androide costruito dall'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova.
L'obiettivo è comprendere la cognizione, attraverso l'implementazione di algoritmi motivati dalla biologia. Viene sviluppato da una società composta da alcune università europee. Il progetto è open-source sia per il software che per la parte hardware. (foto: Jll)
Arduino – Ivrea
Nel 2005 all’Interaction Design di Ivrea nasce Arduino, scheda elettronica fornita con un semplice ambiente di sviluppo integrato per la programmazione. Con Arduino diventa più semplice ed economico realizzare piccoli dispositivi come controllori di luci, sensori di luce, temperatura e umidità.Tutto il software a corredo è libero, e gli schemi circuitali sono distribuiti come hardware libero.
Lanciatore Vega – Colleferro (Roma)
Vega, acronimo di Vettore Europeo di Generazione Avanzata, è il primo lanciatore italiano. Lo sviluppo tecnico è stato affidato all'italiana ELV, una società partecipata al 70% dall'Avio e al 30% dall'ASI. I lanciatori sono i razzi che portano in orbita i satelliti artificiali. (foto: ESA)
Hyper Search – Padova
Massimo Marchiori, matematico e informatico, ha ideato nel 1997 Hyper Search, che potremmo definire "padre" di Google perché era un motore di ricerca che basava i risultati sulla relazione che lega la singola pagina col resto del web. Il suo lavoro è stato citato nell'articolo in cui è stato formulato l'algoritmo PageRank.
Gene Targeting – Verona
Nel 2007 Mario Capecchi riceve il Nobel per gli studi sull'uso delle staminali.
Capecchi ha contribuito a mettere a punto la tecnologia del gene targeting, con la quale il ricercatore può scegliere come e quali sequenze di Dna del genoma vuole cambiare.
Questo permette progressi sugli studi sul cancro, sull'embriogenesi, sull'immunologia, sulla neurobiologia. In futuro, gli scienziati sperano che si possa usare la tecnica anche per correggere un gene endogeno difettoso e intervenire così sulla causa primaria della malattia piuttosto che sui sintomi. (foto: Thaler Tamás)
Mpeg – Torino
Negli anni '90 l'ingegner Leonardo Chiariglione ha ideato lo standard di compressione video mpeg.