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Natale 2022, cozze e vongole in menu. Ma è allerta granchio blu

Cozze e vongole protagoniste sulle tavole degli italiani a Natale 2022, ma sono minacciate dalla specie aliena del granchio blu: scatta l'allerta

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Le vongole sono le grandi protagoniste delle festività natalizie del 2022: tra vigilia, Natale e Capodanno, saranno presenti sulle tavole di sei italiani su dieci, nel rispetto della tradizione nostrana.

Come riferito da Fedagripesca-Confcooperative, i produttori di vongole sono soddisfatti della domanda: il 90% del prodotto verrà consumato in Italia con prezzi per la produzione di vongole veraci che sono calati del 25% rispetto all’anno scorso, una situazione insolita alla luce dei tanti rincari del 2022. Al tempo stesso, però, scatta l’allerta legata alla specie aliena del granchio blu che mette a repentaglio le vongole.

Natale 2022: allerta granchio blu per cozze e vongole

Sono diversi gli allevatori che lamentano vere e proprie razzie di esemplari di granchi blu in maniera particolare negli impianti situati nel Delta del Po in Emilia Romagna e in Veneto: il granchio blu, infatti, è una specie particolarmente ghiotta di vongole e in generale di tutti i molluschi.

La minaccia del granchio blu nei confronti di vongole e molluschi diventa ancora più delicata in prossimità delle feste di Natale, quando la richiesta di questi prodotti diventa ancora più elevata. La carne del granchio blu è molto apprezzata nelle cucine asiatiche e anche negli Stati Uniti d’America: per questo motivo l’Alleanza delle Cooperative pesca ha chiesto al Masaf di inserirlo all’interno della lista che include le specie ittiche di interesse commerciali.

Tale soluzione aprirebbe le porte a una nuova filiera: pur essendo originario dell’Atlantico, il granchio blu fa ormai parte delle specie più invasive di tutto il Mar Mediterraneo ed è molto diffusa anche sulle coste italiane, grazie alle sue chele robuste e al suo carapace armato di spine, due particolarità che lo rendono quasi inarrestabile in acqua.

Nel corso del 2022 il granchio blu ha fatto una strage di vongole e telline sul litorale romano, facendo scattare l’allerta: al momento, come riferito da Vadis Paesanti, operatore e vice presidente di Fedagripesca-Confcooperative Emilia Romagna, l’unico modo per combattere questa specie è quello di dare il via alla commercializzazione su vasta scala.

“Il granchio blu è un nuotatore veloce, vorace e forte e distrugge le reti per sottrarre il pescato ai pescatori – ha dichiarato Vadis Paesanti all’Ansa – per questo motivo viene chiamato anche cinghiale di mare. Da minaccia, il granchio blu potrebbe diventare anche una risorsa, visto che le sua carni sono molto apprezzate sia all’estero che in Italia. La commercializzazione su ampia scala potrebbe rivelarsi l’unica arma utile a limitare i danni e anzi a farlo diventare una fonte di reddito, dando vita ad una vera e propria filiera come in altre parti del mondo”.

L’Alleanza delle Cooperative pesca, al fine di ridurre l’impatto del granchio blu sul pescato, ha scritto al Masaf per chiedere di modificare il decreto ministeriale “Denominazione in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale” e inserire il granchio blu.

Insieme alle vongole anche le cozze saranno tra le protagoniste dei piatti tipici della cucina italiana a Natale e Capodanno: l’Italia è il terzo produttore europeo di cozze dopo la Spagna e la Francia e conta 240 impianti gestiti da 550 imprese diverse.

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