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Curiosità

Miracoli ed eventi straordinari nelle città d'Italia

In Italia sono molte le città dei miracoli, alcuni molto conosciuti, altri meno. Scopriamone alcuni tra quelli meno noti e inspiegabili

Eventi straordinari e apparentemente inspiegabili,  oppure veri e propri miracoli: le leggende delle nostre città tramandano spesso questi fatti insoliti e fantastici.

Eccone una carrellata di alcuni dei meno conosciuti ai più.

Partiamo dal miracolo di Trani, avvenuto, come si può ben immaginare, nella cittadina pugliese di Trani. I fatti tramandati risalgono approssimativamente all’anno mille e hanno come protagonista principale una donna di origini ebree che, volendosi prendere gioco della religione cristiana e di tutti i suoi dogmi, rubò un’ostia consacrata durante la celebrazione eucaristica, nascondendola all’interno di un fazzoletto.

Portata a casa l’ostia, per portare avanti il suo obiettivo di derisione verso i cristiani, la mise sul fuoco, all’interno di una padella caldissima. L’ostia, a quel punto, si trasformò immediatamente in carne e iniziò a sanguinare in maniera molto abbondante. La donna si mise a gridare attirando l’attenzione di tutti.

Arrivò, poi, il vescovo che portò via con sé la reliquia del miracolo che oggi è conservata nella chiesa dedicata a Sant’Andrea. La celebrazione del miracolo di Trani avviene ancora oggi durante la Processione dei Misteri della Settimana Santa.

Il miracolo di Bolsena avvenne invece nel 1263. Si tratta di un evento avvenuto per fugare i dubbi di un sacerdote che stava, in quel momento, celebrando la messa, ma dubitava effettivamente sulla presenza reale di Gesù nell’Eucaristia. Per questo, proprio prima della Comunione, l’ostia si trasformò in carne umana e iniziò a produrre molto sangue che andò a macchiare anche il corporale. A seguito di questo miracolo, riconosciuto dalla Chiesa, nacque la celebrazione del Corpus Domini, istituita dal Papa Urbano IV.

A Bolsena, in provincia di Viterbo, all’interno della chiesa di Santa Cristina si trovano quattro lastre marmoree insanguinate, appartenenti all’altare dove è avvenuto il miracolo. Il corporale, invece, si trova nel Duomo di Orvieto che venne costruito, a partire dal 1290, proprio per la conservazione di questa reliquia. La Chiesa ha riconosciuto e confermato questo miracolo ma non ha mai permesso che le reliquie venissero sottoposte a esami di tipo scientifico.

Il miracolo di Cava de’ Tirreni avvenne nel 1656. Tutto prende origine dall’epidemia di peste che nel 1629 aveva colpito l’Italia Meridionale. Una percentuale superiore al 60% della popolazione del Regno di Napoli, in maniera particolare, era morta a causa di questa malattia. Il dimezzamento di vite non risparmiò, naturalmente, la cittadina di Cava de’ Tirreni, in provincia di Salerno.

Il prete della cittadina, un certo padre Franco, pensò di organizzare una processione con la finalità di riparare il male. Nonostante il pericolo di essere contagiati fosse molto elevato, molti concittadini parteciparono a questo evento.

Durante la processione, don Franco procedette con la benedizione della città con il Santissimo Sacramento e il miracolo, a quel punto si compì: la peste si arrestò in maniera improvvisa e definitiva, allontanandosi per sempre e risparmiando la vita a migliaia di persone.

Il miracolo di Cascia, cittadina in provincia di Perugia, ha come protagonista, all’incirca nell’anno 1330, un’ostia già consacrata e conservata in maniera impropria da un sacerdote, che la teneva con sé perché doveva recarsi in un paese vicino a dare la Comunione a un contadino che non poteva muoversi da casa.

L’ostia veniva conservata tra le pagine del breviario del sacerdote che, si narra, doveva affrontare il viaggio da Cascia a Siena: per questo motivo sono in molti ad attribuire a questo miracolo anche il nome di miracolo di Siena.

Una volta giunto a Siena dal contadino infermo, il sacerdote aprì il proprio breviario e vi trovò l’ostia completamente insanguinata. Anche le pagine del breviario tra cui l’ostia stessa si trovava erano completamente intrise di sangue.

Pentito, il sacerdote portò l’ostia e il libro al vicino convento di Siena dove ricevette l’assoluzione da un altro parroco. Oggi, le due pagine macchiate si trovano una a Siena e l’altra a Cascia: questa è caratterizzata dalle sembianze di un volto umano sofferente e ha lo stesso profumo del corpo di Santa Rita, conservato nel medesimo santuario.

Il miracolo di Lanciano ha origine nel Settecento ed è avvenuto nella chiesa di San Legonziano nella cittadina abruzzese di Lanciano, in provincia di Chieti. La leggenda narra che il miracolo ebbe origine a causa dei dubbi di uno dei monaci basiliani che assisteva alla messa il quale non credeva che il Cristo fosse realmente presente durante la celebrazione dell’Eucaristia.

Il corpo e il sangue di Gesù si materializzarono divenendo, rispettivamente, carne e sangue. Oggi, ciascuna di queste reliquie si trova nella Basilica di San Francesco. Durante la seconda metà del secolo scorso sono state sottoposte a ben due indagini scientifiche. La prima nel 1971. La seconda dieci anni dopo (1981). In entrambi i casi si è stabilito che l’ostia è carne proveniente da cuore umano e anche il sangue è reale e appartiene al gruppo sanguigno AB.

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