Perché a Milano si sentono sempre i fuochi d'artificio di notte?
Ormai non sono più un'iniziativa solo di Capodanno ma i fuochi d'artificio per i più diversi motivi vengono "sparati" quasi ogni notte a Milano
Da un po’ di tempo le nottate della città di Milano sono animate dallo sparo di fuochi d’artificio e vari spettacoli pirotecnici. Il fenomeno, infatti, non è più solo legato alla notte di Capodanno ma anche nelle altre serate vengono sparati petardi, fuochi, razzi, girandole e altri artifizi pirotecnici. La situazione ha già scatenato numerose polemiche e discussioni sui social e non solo da parte dei residenti.
Il fenomeno dei fuochi d’artificio a Milano
I fuochi d’artificio si dice siano stati inventati dai cinesi ancora nel VII secolo d.C. e poi importati in occidente. A lungo questi sono stati utilizzati per celebrare l’inizio dell’anno nuovo e quindi venivano sparati alla mezzanotte della cosiddetta notte di San Silvestro, ovvero il 31 dicembre.
A Milano, però, sembra essere nata una nuova moda dato che i fuochi d’artificio vengono ormai sentiti qualsiasi notte dell’anno. La cosa ha già fatto accendere le proteste e le lamentele soprattutto da parte di alcuni cittadini.
Guardando il film Gomorra si può scoprire che lo sparo dei fuochi d’artificio in alcuni ambienti malavitosi serve a segnalare l’arrivo di un grosso carico di droga. Tuttavia nessuno sa davvero ora quanto ci sia di verità e quanto di leggenda in questa pratica. Nella gran parte delle situazioni lo sparo di fuochi d’artificio o razzi è solo un modo per celebrare matrimoni, comunioni, anniversari, lauree o per la nascita di un figlio. La maggior parte delle volte, però, questi vengono sparati a mezzanotte per festeggiare compleanni. Spesso gli spettacoli vengono organizzati fuori da qualche locale, anche grazie alla complicità del gestore.
Il problema non è solo il disturbo recato ai residenti della zona ma anche perché spesso petardi, razzi e altri simili provocano spavento negli animali. Questo era anche uno dei motivi che aveva spinto il sindaco di Napoli qualche anno fa a vietare i fuochi d’artificio in città la notte di Capodanno. Provvedimento poi adottato anche dai Comuni di Benevento ed Ercolano. A Milano, comunque, alcuni cittadini stanchi contattano anche le forze dell’ordine, ma la cosa non sembra avere un’utilità. La maggior parte delle volte non serve a nulla chiamare i Carabinieri dato che quando arrivano possono solo trovare ciò che rimane della “festa”. È successo che alcune volte siano state danneggiate vetrine o auto o che siano nati incendi nei cestini della spazzatura.
I quartieri milanesi più colpiti dal fenomeno dei fuochi d’artificio
Che i fuochi d’artificio possano creare fastidi e disagi è ormai noto, tanto che i sindaci dei paesi del lago di Como avevano firmato una petizione contro i fuochi d’artificio. Questi, infatti, creano attacchi di panico negli animali domestici ma anche in quelli selvatici. Per non parlare dell’inquinamento che creano a livello dell’aria e acustico.
Tra i diversi quartieri di Milano le zone più interessate dai fuochi sembrano essere quelle della movida come i Navigli, Paolo Sarpi, Porta Venezia, Sempione, Fiera, Santa Giulia e Isola. Tuttavia, anche i risedenti di alcune aree periferiche hanno denunciato di sentire “sparare” i fuochi quasi ogni sera.
Altre zone interessate dal fenomeno fuochi d’artificio sono quelle delle carceri. Succede sia fuori da San Vittore sia fuori dal Beccaria. In questo caso le motivazioni possono essere molteplici. Alcuni centri sociali manifestano contro le condizioni nelle carceri oppure alcuni militanti sostengono gruppi di anarchici e vogliono così “farsi sentire”. Altri episodi riguardano quando famigliari o amici di detenuti vogliono celebrare il compleanno del detenuto o portare in qualche modo il “proprio saluto” a chi si trova recluso.