A Milano aumenta la tassa di soggiorno: la nuova cifra
Milano ha deciso di aumentare la tassa di soggiorno per coloro che da gennaio 2024 soggiorneranno nelle strutture ricettive della città lombarda
Dopo quasi 11 anni il Comune di Milano aumenta le tariffe dell’imposta di soggiorno per tutti coloro che soggiorneranno in città in alberghi a una, due e tre stelle, in residence a due, tre e quattro stelle, in ostelli, case per ferie, campeggi, villaggi turistici, B&B, locande e affittacamere.
Tassa di soggiorno a Milano il Comune delibera la variazione delle tariffe
Da gennaio 2024 tutti coloro che soggiorneranno nelle strutture ricettive di Milano dovranno pagare una tassa di soggiorno più alta. È passata, infatti, la delibera proposta dagli assessori al Turismo, Martina Riva, e al Bilancio, Emmanuel Conte. L’attuale tassa era in vigore dal 2012 e prevedeva il pagamento di 2,00 euro per chi soggiornava in campeggi, villaggi turistici, ostelli per la gioventù, alberghi a una stella e residence a due stelle. I clienti di queste strutture da gennaio 2024 pagheranno 2,50 euro a notte come tassa di soggiorno.
Aumento anche per coloro che risiederanno in alberghi a due stelle, residence a tre stelle e case per ferie: in questo caso la tassa passa da 3 euro a 3,5 euro a notte. Chi soggiorna in alberghi a tre stelle e residence a quattro stelle dovrà pagare 4,5 euro a notte contro i 4,00 precedenti.
L’incremento più importante però si rileva per chi soggiorna in case per vacanze, locazioni breve termine, Bed and Breakfast, locande e foresterie dove dai 3 euro si passa ai 4,5 euro. Gli aumenti vanno, quindi, dai 0,50 centesimi all’1,5 euro in più per notte. Per chi soggiorna negli hotel dalle quattro stelle in su, invece, la tariffa rimane invariata agli attuali 5 euro. Cinque euro, infatti, è l’importo massimo consentito dall’attuale normativa nazionale in merito alla tassa di soggiorno.
Ci sono delle categorie esenti dall’imposta di soggiorno e sono i minori di 18 anni, i giovani under 30 che alloggiano negli ostelli, gli accompagnatori di persone ricoverate, le persone che lavorano per le Forze dell’ordine e per le Forze armate a Milano.
Sono, inoltre, sollevati dal pagamento gli studenti universitari fino a 26 anni di età che soggiornano in residenze universitarie, le persone con disabilità e accompagnatori, gli ospiti che soggiornano in strutture ricettive a causa di situazioni di emergenza e i volontari coordinati dalla Protezione Civile.
Le dichiarazioni dell’assessore al turismo sull’aumento della tassa
Ormai è da tutti risaputo che Milano ospiterà insieme a Cortina le Olimpiadi invernali del 2026 e questo è un altro dettaglio che ha contribuito a dare maggiore popolarità alla città e a incrementare il numero di turisti.
Dall’altro lato la città meneghina custodisce un patrimonio storico, architettonico e culturale davvero unico e città si trova uno dei quartieri più “cool” al mondo. Times Out, infatti, ha decretato che Isola è all’ottavo posto dei quartieri più cool per il suo ambiente vivace, i ristoranti e gli edifici storici.
Una ricerca portata avanti nel 2022 dall’Ufficio Studi di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza aveva dimostrato che Milano è diventata una meta sempre più internazionale, grazie alla presenza di un numero sempre maggiore visitatori provenienti non solo dall’Europa ma anche dagli Stati Uniti e da molti altri paesi.
In particolare, le nazioni di provenienza dei viaggiatori con il maggior incremento sono state: Australia, Brasile, Nuova Zelanda, Argentina Sudafrica e Messico. È anche a causa di questo incremento di turisti e viaggiatori che l’amministrazione ha deciso di aumentare la tassa di soggiorno che era rimasta tale dal 2012.
Secondo quanto si legge nel sito ufficiale del Comune di Milano l’assessora al Turismo Martina Riva ha spiegato che l’aumento di queste tariffe era dovuto dopo tutti questi anni: “È da tempo che non si interviene sulle tariffe dell’imposta di soggiorno, da quando Milano era lontana dall’essere la meta turistica di interesse internazionale che è oggi. Con oltre 6,3 milioni di arrivi registrati in città solo da gennaio a settembre 2023, Milano sta vivendo il periodo turistico migliore della sua storia. Il turismo è un’enorme opportunità per la nostra città, da tutti i punti di vista. Data la costante crescita degli arrivi, sarebbe sconsiderato non definire fin da subito una strategia che consenta di gestire – e non subire passivamente – l’aumento del flusso dei visitatori”.
L’imposta di soggiorno, per obbligo di legge, deve essere impiegata dall’amministrazione per progetti nel settore turistico, per lavori di conservazione e recupero di beni culturali ma anche per i servizi pubblici locali. Le entrate da questa tassa saranno destinate a coprire, quindi, attività legate all’accoglienza dei turisti, in particolare verranno destinati più fondi per la sicurezza e per il trasporto pubblico locale.