Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.
Polpo
Il pesce è tra le specialità più presenti sulle tavole degli italiani in occasione delle festività natalizie. Quest'anno diversi prodotti sono stati interessati da rincari, a cominciare dal polpo: il prezzo è passato da 14 euro al chilo a novembre ai 25 euro al chilo in prossimità del Natale, stando alle elaborazioni della Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) realizzate a partire da quelle effettuate nei mercati all'ingrosso della Rete d'Imprese Italmercati.
Calamari
Anche i prezzi dei calamari sono aumentati nel giro di poche settimane, in concomitanza con le feste di Natale del 2024: da 18 euro al chilo si è arrivati a quota 30 euro al chilo.
Vongole veraci
Continua a salire, seppur in maniera meno evidente rispetto a polpo e calamari, il prezzo delle vongole veraci, anche per via della limitata disponibilità causata dalla presenza del granchio blu in Italia, un vero e proprio predatore: da 16,50 euro al chilo si è arrivati a 17,50 euro.
Orata
Sul fronte dei pesci allevati, i rincari più significativi riguardano le orate italiane di pezzatura piccola, quindi tra i 400 e i 600 grammi: il prezzo ha superato i 13 euro al chilo secondo le elaborazioni della Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti) realizzate a partire da quelle effettuate nei mercati all'ingrosso della Rete d'Imprese Italmercati.
Spigola
Restando in tema di pesci allevati, rincari anche per la spigola: un esemplare dai 400 ai 600 grammi di peso ha visto lievitare il prezzo all'ingrosso da 13 a 15 euro al chilo nel giro di una sola settimana.
Baccalà
L'aumento dei prezzi riguarda anche i prodotti importati dall'estero come il baccalà.
Salmone norvegese allevato
I prezzi all'ingrosso del salmone norvegese allevato hanno superato gli 11 euro al chilo secondo le elaborazioni della Borsa Merci Telematica Italiana (Bmti).
Consumo di pesce a Natale in Italia
Il consumo di pesce in Italia fa registrare il picco massimo durante le festività natalizie, tra la vigilia e San Silvestro: secondo l'analisi di coldiretti, quest'anno si arriva a quota 30 chili pro capite, superiore alla media europea e mondiale.
L’aumento dei prodotti ittici
La Confcooperative Fedagripesca ha stimato gli effetti per i pescatori e per i consumatori della novità introdotta dal Masaf e che prevede, grazie all'accordo nazionale tra le associazioni di categoria e i sindacati, la possibilità per diverse marinerie di trovare intese locali per consentire la pesca nei giorni di festa e nei fine settimana in cui i pescherecci restano tradizionalmente fermi in porto. In virtù di questo accordo, a Natale ci sarà fino a un 30% in più di prodotti ittici italiani sui mercati e nelle pescherie.
Il problema dei prezzi
Del problema legato ai prezzi del pesce in concomitanza con le festività natalizie ha parlato Paolo Tiozzo, vicepresidente Confcooperative Fedagripesca, auspicando "un approccio più flessibile che consente di lavorare dove c'è bisogno e che dovrebbe favorire l'incontro offerta e domanda. Una domanda che si conferma come da tradizione alta visto che la presenza di molluschi e crostacei, protagonisti è prevista su quasi 8 tavole su 10 alla Vigilia, per una spesa che supera abbondantemente i 700 milioni di euro".
I prodotti ittici restano i preferiti dagli italiani e tra i protagonisti delle specialità presenti sulle tavole in occasione delle festività natalizie: la situazione in vista del Natale tra i prezzi che salgono e le disponibilità in calo.