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Matera dalla Basilicata alla Puglia? Le firme per il referendum

Due ex senatori hanno lanciato una raccolta firma per un referendum che servirebbe a spostare Matera dalla Basilicata alla Puglia: la proposta

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Si torna a parlare della possibilità di “spostare” Matera dalla Basilicata alla Puglia: un’ipotesi che torna regolarmente di anno in anno, non solo come provocazione.

Nella città dei Sassi esiste da sempre una sorta di sentimento pro Puglia, per via del retaggio culturale materano non troppo distante da quello della provincia di Bari. Un sentimento, va comunque specificato, non comune a tutti i suoi abitanti.

Matera dalla Basilicata alla Puglia: raccolta firme per il referendum

La possibilità del cambio di regione di Matera torna in auge per via di due politici: Tito Di Maggio, ex candidato alla presidenza della regione Basilicata ed ex senatore della Repubblica, e Corrado Danzi, medico e a sua volta con un passato da senatore.

Di Maggio e Santi sono i rappresentanti dell’associazione chiamata ‘Matera Terra d’Otranto’ che già dal nome richiama il passato geopolitico della città lucana. Durante una conferenza stampa andata in scena venerdì 22 marzo in un hotel di Matera, i due ex senatori hanno proposto un referendum popolare per l’annessione della città dei Sassi alla regione Puglia.

Corrado Danzi e Tito di Maggio hanno spiegato così i motivi che li hanno spinti a voler indurre il referendum per l’annessione di Matera alla Puglia:

“Il nostro è un progetto che vuole stimolare il protagonismo della città di Matera con azioni dirompenti che riteniamo necessarie a far sì che vengano accelerati i progetti di sviluppo locali – si legge su ‘La Repubblica’ – la nostra non è una provocazione, ma una vera e propria azione che vogliamo concretizzare senza indugi e senza sosta fino al raggiungimento dell’obiettivo finale”.

Come prima cosa i due ex senatori della Repubblica puntano a raccogliere le 50 firme necessarie la richiesta del referendum di annessione presso il Comune di Matera. Successivamente le firme dovranno arrivare a quota 5.000 per poter presentare il referendum in maniera definitiva. Di Maggio e Danzi auspicano di raccogliere il tutto entro l’inizio della stagione estiva.

La reazione del sindaco

La possibile annessione di Matera alla Puglia non trova consenso nei confronti del sindaco della città dei Sassi Domenico Bennardi che si è espresso così sul progetto capitanato dai due ex senatori:

“Piuttosto che di annessioni, dovremmo parlare di connessioni, anzi di interconnessioni, di facilitare la mobilità, i trasporti, la circolarità del sapere tra i nostri giovani, tra le nostre imprese, tra le nostre università, tra i nostri viaggiatori. Abbiamo la fortuna di vivere in luoghi bellissimi, che meritano di essere connessi e collegati tra loro, e questo lo si può fare condividendo progettualità, patti di amicizia, come quello siglato tra Matera e Bari e tra Matera e Taranto”.

E ancora: “La proposta dei senatori Di Maggio e Danzi è interessante sul piano di una suggestione storica, naturalistica e, se vogliamo, anche politica, vista la non sempre facile interlocuzione e considerazione tra il territorio materano, dell’intera provincia, e l’ente Regione Basilicata. Per quanto i senatori definiscano concreta la loro proposta, mi pare sia destinata a rimanere una provocazione”.

In attesa di capire se verranno raccolte le firme necessarie per presentare il referendum, bisogna ricordare che nel 2024 si è fatto un gran parlare di un altro possibile cambio di regione in Italia: il ritorno del Molise in Abruzzo, una possibile riunificazione di due regioni che fino agli anni Sessanta erano un’unica realtà amministrativa.

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