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Matera dalla Basilicata alla Puglia: depositata la richiesta

Depositata la richiesta per il referendum finalizzato al passaggio di Matera dalla Basilicata alla Puglia: adesso si passa alla raccolta delle firme

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Arrivano novità riguardo alla possibilità che Matera diventi una provincia della Puglia: è stata riaperta la discussione che riguarda l’eventuale approdo della città dei Sassi nella regione pugliese, avanzata dai due ex senatori Tito Di Maggio e Corrado Danzi.

Matera dalla Basilicata alla Puglia: depositata la richiesta di referendum

I senatori, come riferito dal ‘Corriere della Sera’, nella giornata di giovedì 10 ottobre 2024 hanno presentato alla segreteria del Comune di Matera la richiesta di indizione del referendum per decidere l’eventuale trasferimento della città dalla Basilicata alla Puglia.

Gli ex senatori Tito di Maggio e Corrado Danzi sono componenti dell’associazione chiamata ‘Matera terra d’Otranto’ e hanno spiegato così la decisione di proporre il referendum per un trasferimento che sarebbe storico:

“Con questo passaggio avviamo formalmente l’iter per consentire ai cittadini materani di esprimersi sulla permanenza della città in Basilicata o sul suo passaggio in Puglia – si legge sul ‘Corriere della Sera’ – crediamo si tratti di una consultazione necessaria visto il momento storico che sta vivendo Matera che potrebbe determinare un effetto domino nella decomposizione di un sistema regionale che sta mostrando tutti i suoi limiti”.

Il Consiglio comunale di Matera, prima Capitale Italiana della Cultura, adesso dovrà pronunciarsi sull’ammissibilità per materia e sulla formulazione del quesito oggetto del referendum che dovrà essere breve e comprensibile: entro 15 giorni arriverà una decisione.

Qualora dovesse arrivare parere positivo al referendum, la decisione dovrà essere comunicata ai proponenti che avranno poi 60 giorni di tempo per raccogliere le firme necessarie e presentarle alla segreteria comunale per farle validare nei successivi 30 giorni. Il referendum, infine, dovrà essere indetto entro e non oltre i 120 giorni successivi alla presentazione delle firme: per la proposta servono almeno 50.000 firme come previsto dalla normativa vigente.

La proposta di un referendum finalizzato al trasferimento di Matera in Puglia è stata lanciata dai due ex senatori per favorire lo sviluppo economico e culturale della Città dei Sassi, così da inserirla in un contesto ritenuto da loro più “dinamico e competitivo”.

I motivi della proposta e il parere del sindaco

Di recente Di Maggio e Danzi, nel corso di una conferenza stampa, avevano parlato così del progetto di far passare Matera dalla Basilicata alla Puglia:

“Il nostro è un progetto che ha come scopo quello di stimolare il protagonismo della città con azioni dirompenti che riteniamo necessarie per consentire a Matera di ricevere le attenzioni che merita e che possono consentirle di accelerare e amplificare i suoi processi di sviluppo. Non si tratta di provocazioni, ma di vere e proprie azioni che intendiamo concretizzare senza ulteriori indugi e senza soste fino all’obiettivo finale”.

Contrario alla proposta dei senatori è il sindaco di Matera Domenico Bennardi che durante il mese di marzo del 2024 aveva parlato in questi termini del progetto:

“Piuttosto che di annessioni, dovremmo parlare di connessioni, anzi di interconnessioni. La proposta è interessante sul piano di una suggestione storica, naturalistica e, se vogliamo, anche politica, vista la non sempre facile interlocuzione e considerazione tra il territorio materano, dell’intera provincia, e l’ente Regione Basilicata – aveva spiegato il primo cittadino – per quanto i senatori definiscano concreta la loro proposta, mi pare sia destinata a rimanere una provocazione”.

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