San Siro, appello di Little Steven, il chitarrista di Springsteen
Il chitarrista di Bruce Springsteen, che tante volte ha calcato il palco di San Siro, si unisce al comitato “Sì Meazza” in difesa dello stadio
È nato il 14 Novembre 2021 il Comitato “Sì Meazza”, che riunisce politici e personaggi dello sport e dello spettacolo in difesa dello stadio di San Siro, “un simbolo di Milano nel mondo” da tutelare e salvaguardare.
Al suo posto sorgerà il nuovo stadio di Milan ed Inter, che dovrebbe essere inaugurato nel 2026 – in concomitanza con l’avvio dei Giochi Olimpici invernali di Milano e Cortina.
Il Comitato in difesa di San Siro
Sono molte le personalità che si sono espresse in difesa del “vecchio” San Siro, che oltre ad essere lo stadio di casa dei due club milanesi è anche lo storico scenario dei concerti rock più importanti che si siano tenuti a Milano.
Tra le anime del Comitato c’è Claudio Trotta, il promoter patron di Barley Arts, colui che dagli anni Ottanta ad oggi ha organizzato tra i più importanti concerti in città, tanto da essere insignito, nel 2020, dell’Ambrogino d’Oro.
San Siro non è soltanto degli sportivi: perciò Trotta, che a Milano ha portato nomi del calibro di Bruce Springsteen, AC/DC, David Bowie e Sting, nel corso di un dibattito ha lanciato l’idea di coinvolgere i tanti artisti che a San Siro ci hanno suonato.
“Da Vasco a Ligabue fino a Jovanotti: perché nessuno si è ancora espresso e il mondo dello spettacolo non dice niente?” – chiede Trotti, come riportato da Repubblica.
L’esigenza è quella di pensare San Siro come “uno stadio davvero di tutti”, un simbolo cittadino il cui valore eccede di molto la funzione di venue, che sia sportiva o artistica, e che costituisce parte importante del profilo della città di Milano.
Il Comitato, come si legge in un comunicato, “opera non contro qualcosa, ma per la salvaguardia e l’eventuale ammodernamento dello Stadio Meazza”; non si tratta di contrastare la costruzione del nuovo stadio, ma di tutelare il quartiere e con esso l’intera città. La battaglia del Comitato è votata a “recuperare a verde la immensa distesa di cemento attorno alla stadio”, per consentire una riqualificazione dell’ambiente urbano.
Little Steven per San Siro
L’appello del promoter Trotta sembra non essere caduto nel vuoto: la prima star internazionale, tra quelle che hanno calcato il palco di San Siro, ad esprimersi a difesa del “vecchio” stadio è una vera celebrità per gli amanti del rock, e non solo.
Si tratta di Steven Van Zandt, chitarrista della E street band di Bruce Springsteen e protagonista della serie tv cult I Soprano.
In un tweet del 9 Dicembre, l’attore e chitarrista di origini calabresi rilancia l’appello in difesa di San Siro: dal mitico concerto del 21 Giugno 1985 – il primo di Springsteen a San Siro – molte cose sono cambiate; non certo il legame del Boss e dei suoi sodali con lo stadio milanese, che è stato la venue per altri sette concerti della E Street Band, la “casa” di Springsteen a Milano.
Mentre il Sindaco Giuseppe Sala ribadisce la posizione espressa nel dossier di candidatura per le Olimpiadi invernali, che prevede l’inaugurazione dei Giochi nel nuovo San Siro, iniziano a raccogliersi importanti voci in difesa dello stadio.
Nelle parole del chitarrista, San Siro è “una delle ultime grandi venue rimaste”. E continua: “abbiamo abbastanza grattacieli e centri commerciali nel mondo, ma c’è un solo San Siro!” – è l’appello di Van Zandt.