Sono "simulidi" gli insetti che hanno invaso il lago di Garda
Gli insetti che hanno invaso la zona del lago di Garda, stando al parare degli esperti, sarebbero dei "simulidi": cosa sono e come proteggersi
Arrivano novità riguardo gli insetti che nel fine settimana del 7 e 8 settembre del 2024 hanno invaso il lago di Garda: quelli che inizialmente erano stati indicati come pappataci, in realtà dovrebbero essere dei simulidi.
Simulidi sul lago di Garda: cosa sono
Sciami di insetti hanno invaso la zona del lago di Garda il secondo weekend di settembre, creando disagi soprattutto nei comuni di Peschiera, Castelnuovo e Lazise. Gli amministratori gardesani si sono attivati subito con gli uffici competenti per individuare la natura degli insetti.
Il fenomeno al momento è terminato o comunque notevolmente ridimensionato. Come riferito da ‘L’Arena’, Arpav ha fatto sapere che provvederà a un campionamento per conto dell’Ulss per identificare con precisione gli insetti, ma nel frattempo i pareri convergono quasi all’unanimità sui simulidi.
Filippo Gavazzoni, vicesindaco di Peschiera con delega alla tutela del Lago, ha parlato così degli insetti volanti che hanno invaso la zona del Garda nel fine settimana del 7 e 8 settembre 2024:
“Ho coinvolto Arpav e settore veterinario dell’Ulss9 per capirne di più – le parole di Gavazzoni riportate da ‘L’Arena’ – in via informale mi è stato detto che in base alla descrizione sono simulidi. La cosa strana è che normalmente arrivano in quantità in primavera e dove c’è bestiame, soprattutto mucche e cavalli. Da quanto riferito il fenomeno è già in calo”.
Dello stesso avviso anche Leonardo Latella, zoologo e responsabile delle collezioni naturalistiche del Museo di Storia Naturale di Verona: “Se non hanno la forma di zanzara potrebbero essere simulidi – ha spiegato l’esperto – sicuramente il fatto che il clima è più caldo e ci sono piogge più abbondanti facilita questi insetti acquatici che amano le acque calde. Le larve si trasformano in adulti tutte insieme, formano sciami e si accoppiano”.
Un altro esperto, il biologo Daniele Zanini, specializzato in botanica e con una grande passione per la zoologia, ha riferito a ‘L’Arena’ che quelli visti sul Garda sarebbero simulidi: “A differenza delle zanzare, i simulidi sono molto più veloci, restano attaccati per più tempo e spesso bisogna staccarli. Sono piccoli, vanno da uno a cinque millimetri, pungono polpacci e avambracci per poi risalire lungo il corpo se non si adottano le dovute precauzioni“.
Come difendersi: i consigli
Il biologo Daniele Zanini ha spiegato quali sono i pericoli derivanti dalle punture dei simulidi e come difendersi: “Va applicato disinfettante sulle punture, non a base di alcol che ha uno spettro d’azione limitato, ma di sali quaternari di ammonio. Se Non ci sono lesioni si possono usare anche pomate antistaminiche per non grattarsi e non aggravare i sintomi”.
Zanini, definendo “particolare” il fenomeno che ha visto la massiccia presenza di simulidi nella zona del lago di Garda, ha spiegato che a influenzare gli attacchi di questi insetti sarebbero i fattori meteorologici come la temperatura, l’umidità e la pressione atmosferica.
Molti cittadini dell’area del lago di Garda, tra le location da sogno per le case di lusso, hanno raccontato che gli insetti si infilavano ovunque, anche sotto i vestiti, e in alcuni casi hanno lasciato delle fastidiose punture. Dopo un paio di giorni, comunque, il problema sembra ormai rientrato.