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Torino
Secondo i dati pubblicati dal Rapporto MobilitAria 2024 dell'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico del CNR e del Kyoto Club, nessuna città italiana ha assistito a una crescita dei valori di biossido di azoto (N02) e si è registrato un decremento delle concentrazioni di particolato Pm10 in diverse città, con picchi di successo a Torino, -12%. Nel Capoluogo del Piemonte è sceso anche il dato relativo al Pm2,5: -23%.
Milano
Anche a Milano, città con due delle strade dello shopping più care al mondo, si è registrato un decremento delle concentrazioni di P2,5: -17%, il secondo dato più alto d'Italia dopo Torino. Bene anche sul fronte del Pm10: -20%.
Genova
A Genova le concentrazioni di particolato Pm10 nell'aria sono diminuite del 5%: lo rivela il Rapporto MobilitAria 2024 condotto da parte dei ricercatori dell'Istituto sull'Inquinamento Atmosferico del CNR e del Kyoto Club.
Bari
I dati di Bari secondo il nuovo Rapporto MobilitAria 2024: nel capoluogo della Puglia le concentrazioni di particolato Pm10 sono scese del 4%. Bari è anche tra le città che hanno fatto meglio in percentuale rispetto agli obiettivi indicati dall'Oms nelle sue linee guida per evitare le morti premature da esposizione a NO2.
Cagliari
A Cagliari si registra una diminuzione del 4% di concentrazioni del particolato Pm10: nella città della Sardegna, inoltre, sono stati evidenziati i dati più bassi riguardo ai tassi di morti evitabili.
Napoli
Durante tutto il 2023 a Napoli le concentrazioni di particolato Pm10 nell'aria sono scese del 4%: è quanto emerge dal Rapporto MobilitAria giunto alla sua settima edizione.
Messina
Messina è una delle poche città italiane, tra quelle analizzate dai ricercatori di Cnr e Kyoto Club, in cui le concentrazioni di Pm10 sono aumentate: l'incremento è del 10% stando ai dati pubblicati all'interno del nuovo Rapporto MobilitAria del 2024.
Palermo
Anche a Palermo sono aumentate le concentrazioni di particolato Pm10: sono salite del 4% nel capoluogo della Sicilia, presente nella classifica delle migliori città italiane per la movida.
Firenze
Stessa percentuale di Palermo anche per Firenze, città che vanta due dei musei più visitati al mondo: aumento del 4% di concentrazioni di particolato Pm10 nell'aria del capoluogo della Toscana.
Reggio Calabria
Il rapporto MobilitAria 2024 offre anche un quadro della distanza delle città monitorate dagli obiettivi di mobilità sostenibile: calcolando il distacco dal 2021, a fare peggio è stata Reggio Calabria, con una media degli indicatori del divario del -104%.
I ricercatori dell’Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR e il Kyoto Club hanno elaborato il Rapporto MobilitAria 2024: il report, giunto alla sua settima edizione, analizza i dati della mobilità e della qualità dell’aria nelle principali città italiane.
I dati del nuovo rapporto sono riferiti all’anno 2023 e non mancano le buone notizie: generalmente l’inquinamento non è cresciuto, tranne che in pochi casi. Tra le notizie negative, però, c’è che l’inquinamento continua ad avere un impatto sulla vita della popolazione, con i tassi di morti premature evitabili in aumento.
Kyoto Club e Cnr, nella loro ricerca, hanno anche calcolato la ricaduta economica dell’impatto sanitario nel nostro Paese: stando a quanto emerso dal rapporto, la ricaduta in termini economici varia dai 17 milioni di euro ai 7 miliardi a seconda dei casi.