In Maremma trovato il "Re" dei funghi porcini: il maxi peso
Nei boschi della Maremma è riaffiorato un gigantesco fungo porcino che ha sorpreso gli appassionati: la scoperta da record nella natura toscana
La stagione autunnale ha portato una sorpresa straordinaria nei boschi della Maremma: un ritrovamento eccezionale che ha già destato l’interesse di appassionati e cercatori di funghi di tutta Italia. Un fungo porcino (doppio) di dimensioni eccezionali è stato scoperto a San Martino sul Fiora, frazione del comune di Manciano.
Scoperto un fungo porcino da record in Maremma
Grazie al clima mite e all’alternarsi di piogge e sole, i boschi toscani hanno visto una crescita record di funghi, offrendo anche ai meno esperti l’opportunità di fare scoperte singolari. Ma stavolta, la fortuna ha sorriso a un esperto del posto.
Il fortunato protagonista di questo ritrovamento è Corinto Bulgarini, abitante di San Martino, conosciuto tra i locali per la sua abilità e conoscenza del territorio. Durante una delle sue uscite abituali, Bulgarini ha scoperto una “famiglia” di funghi porcini di ben 3 chili e 200 grammi, un peso che li rende veri e propri giganti del sottobosco.
Questo ritrovamento non ha precedenti in Maremma: nessuno nella regione, infatti, ha mai riportato di aver trovato porcini così imponenti. Per avere un confronto, bisogna spingersi fino alla Calabria, dove qualche anno fa fu scoperto un porcino ancora più grande, del peso di circa cinque chili.
In Toscana, però, questo primato va a Bulgarini, che ha preferito mantenere segreto il punto esatto del ritrovamento, come consuetudine tra i raccoglitori esperti.
Dove trovare funghi porcini in Italia
Oltre ai porcini giganti di San Martino, altri funghi di dimensioni notevoli sono stati trovati nella zona in questa stagione. Francesco Crispolti, ristoratore e proprietario di un’azienda agricola a Capalbio, ha raccontato di aver trovato un esemplare di ovolo che pesa quasi un chilo, una misura straordinaria per questa specie.
Anche a Scansano, un altro porcino di dimensioni considerevoli, di circa 1,8 chili, è stato raccolto recentemente da Sergio Bucci, confermando come questa stagione sia particolarmente fruttuosa per la raccolta dei funghi in Maremma.
I raccoglitori locali ritengono che l’alternanza tra il sole e le piogge abbia creato condizioni ideali per la crescita di funghi dalle dimensioni eccezionali. Gli appassionati continuano a esplorare i boschi toscani alla ricerca di esemplari unici, attratti anche dal fascino di questi “giganti” del sottobosco.
Anche altre aree italiane rappresentano mete privilegiate per i raccoglitori di funghi. Tra le destinazioni più rinomate spicca il Trentino, con zone come l’Altopiano della Paganella, la Val di Fiemme e la Val di Non, tutte particolarmente fertili in questa stagione.
In Valle d’Aosta, chi cerca un raccolto abbondante può puntare su La Thuile, mentre in Liguria la Val d’Aveto e il Lago delle Lame attirano ogni anno numerosi appassionati. Anche l’Emilia Romagna offre percorsi interessanti come la “strada del fungo” tra Val di Taro, Val Baganza e Val di Ceno.
Scendendo lungo la penisola, nelle Marche il Parco naturale della Gola della Rossa e di Frasassi e il Monte Catria regalano ottimi bottini ai cercatori. Infine, tra i luoghi da non perdere per la raccolta ci sono la Sila e il Parco Nazionale del Pollino in Calabria, mentre in Campania le aree intorno alla Costiera Amalfitana e all’Avellinese sono note per l’abbondanza di funghi di stagione.
I funghi trovati da Bulgarini rappresentano quindi non solo un record locale ma anche un simbolo della ricchezza naturale della regione.