Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Lifestyle

Flavio Briatore attacca: "Turismo italiano cheap". La proposta

Flavio Briatore critica il turismo italiano definendolo cheap e condivide una proposta per valorizzare il patrimonio artistico custodito nei depositi

Pubblicato:

Valentina Alfarano

Editor & Coach Letterario

Lavorare con le storie è la mia missione! Specializzata in storytelling di viaggi, lavoro come editor di narrativa e coach di scrittura creativa.

Nel corso del G7 Turismo, Flavio Briatore ha espresso un parere critico sul sistema turistico italiano. L’imprenditore, intervenuto a margine del side event ‘Innovazione, ispirazione e sostenibilità – visioni per il futuro del turismo’, ha definito il settore turistico del Bel Paese “cheap”, proponendo idee che, secondo lui, potrebbero aiutare a valorizzare questa importante risorsa economica.

Perché il turismo italiano è “cheap” secondo Briatore

Le dichiarazioni di Flavio Briatore si inseriscono nel dibattito aperto dal G7 dedicato al turismo, di cui l’Italia detiene la presidenza per tutto il 2024. L’evento, organizzato a Firenze, punta a discutere le sfide e le opportunità del settore turistico a livello globale, con un focus su temi come la digitalizzazione, gli investimenti in infrastrutture e l’intelligenza artificiale per uno sviluppo sostenibile.

Al termine del dibattito, intervistato dai microfoni di alcuni giornalisti, tra cui il ‘Corriere della Sera’, Briatore ha sottolineato come l’Italia possieda un patrimonio artistico di inestimabile valore, che però non viene sfruttato appieno.

“Noi vendiamo un turismo cheap. Noi dove andiamo? Paghiamo. Tu paghi nei musei, non paghi 10 euro, 20 euro. Paghi tanto. Poi ci sono dei musei dove la gente può andare anche senza pagare. Però se la gente vuole pagare e lo fanno pagare”, ha osservato, facendo riferimento al costo dei biglietti nei musei internazionali di maggiore prestigio.

La proposta di Flavio Briatore per migliorare il turismo in Italia

L’imprenditore ha evidenziato: “Abbiamo il 70% delle opere d’arte nelle cantine”. Per ovviare a questa situazione, ha suggerito la creazione di un museo unico: “Perché non si fa un museo come il Prado in cui entri dentro e c’è tutto? Avere un museo unico dove racchiudi tutto, come il Louvre a Parigi.”, ha dichiarato.

Secondo Flavio Briatore, un museo di questo tipo permetterebbe di riunire le opere attualmente non esposte, implementando la visibilità del patrimonio italiano e generando entrate significative attraverso i biglietti d’ingresso.

Per lui, investire in una struttura del genere potrebbe rappresentare una svolta decisiva per l’Italia, che ha un enorme potenziale che non sa sfruttare: “Noi siamo al 18esimo posto nella classifica dei musei, mi sembra una cosa logica: ci metti dentro tutta la roba che abbiamo in cantina e lo facciamo pagare. Potrebbe aiutare la gestione, noi vendiamo un turismo cheap, altrove si paga e anche tanto”.

Un altro punto chiave del discorso di Briatore al G7 Turismo riguarda la destagionalizzazione del turismo.  L’imprenditore ha ricordato che il nostro Paese tende a concentrare gran parte dell’attività turistica durante i mesi estivi, trascurando le potenzialità del periodo invernale.

“Il turismo è una risorsa, è una delle poche aziende in Italia che possono funzionare, ma dovremmo averlo anche invernale, non solo estivo, però sicuramente è una risorsa da valorizzare” ha sottolineato.

Secondo Briatore, il turismo dovrebbe essere “una risorsa da valorizzare” in tutte le stagioni. unque ha sottolineato l’importanza di diversificare l’offerta e di sviluppare attrazioni che possano attirare visitatori anche nei mesi meno frequentati. Eventi culturali, percorsi enogastronomici e attività legate al patrimonio naturale potrebbero, a suo avviso, contribuire a rendere il turismo italiano più competitivo e meno dipendente dalla stagionalità.

Ti suggeriamo

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963