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Chioschi da re: un giro tra i migliori d'Italia

Tappe obbligate per chi vuole conoscere le tradizioni culinarie di un luogo, i chioschi sono apprezzati anche dai palati raffinati

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Da sempre punti di riferimento per gli amanti del cibo di strada, i chioschi sono presi d’assalto anche dagli estimatori della cucina gourmet. Abbiamo selezionato quelli che sono considerati i punti di riferimento indiscussi dei cultori del cibo di strada, partendo dalla protagonista assoluta della gastronomia dell’Emilia Romagna, la piadina romagnola, regina di tutti i chioschi.

A Cervia, il chiosco più originale è “Piadina al Parco”, che propone un’ottima “Piadina Cracker”: una sfoglia di piadina croccante insaporita con sale grosso di Cervia e rosmarino.

Invece, a Milano Marittima il migliore è il “Chiosco delle Streghe”, famoso per l’impasto altamente digeribile, specializzato anche in piadine per celiaci.

 

A Padova, il pit stop per il cibo da strada più in voga è “La Folperia di Max e Barbara”, rinomata per le specialità a base di pesce. Il pezzo forte del banchetto mobile dei due fratelli, che sfama turisti e veneti da oltre 40 anni,  sono i mitici “folpetti”, moscardini non eviscerati, lessati in acqua, sale e alloro e serviti con salsa al prezzemolo, olio, pepe e succo di limone.

 

A Firenze, ci si può rifocillare presso l’antico “Amici di Ponte Vecchio”, vera e propria istituzione del capoluogo toscano. Il gestore Stafano Masini è stato ribattezzato dai fiorentini “Giotto dei Covaccini”, per i suoi favolosi covaccini, ossia le tipiche schiacciate toscane, farcite con prodotti selezionati personalmente dal gestore, come la salsiccia a km 0.

 

Per assaggiare i panini più “ingegnosi” d’Italia bisogna recarsi invece al “Pepen” di Parma, dove trionfano lo “Spaccaballe”, il “Panino n°1” e “Carciofa”, la tradizionale torta rustica ripiena di carciofi, ricotta, uova e parmigiano.

 

A Milano, il re del cibo di strada è “Bello & Buono”, un’ape car allestita da friggitoria mobile, che delizia i palati milanesi con i prodotti tipici della tradizione mediterranea e campana, come i “panuozzi” farciti con salsiccia e friarielli, e i tipici “cuoppi” napoletani di fritture.

 

A Luco dei Marsi, in provincia dell’Aquila, il chiosco più premiato è “Venditti Porchetta Campione d’Italia”, la cui mission è rivoluzionare lo street food, attraverso una selezione delle migliori materie prime di eccellenza e l’utilizzo di innovative tecniche di cottura, che per due anni hanno valso all’impresa Venditti il titolo “Porchetta Campione d’Italia”.

 

A Napoli, infine, il chiosco più antico della città è “Friggitoria Vomero”. Aperta nel 1938, da quasi ottant’anni la storica friggitoria è presa d’assalto da napoletani e non per le famose zeppole e pizze fritte, crocché, arancini, mozzarella in carrozza e verdure in pastella.

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