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Arte & Cultura

Capitale Italiana della Cultura 2028: tutte le città candidate

Ecco tutte le città che hanno presentato al Ministero della Cultura l'interesse a ricevere il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura 2028

Pubblicato:

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

La corsa per il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028 è ufficialmente iniziata e, come ogni anno, suscita grande interesse da parte di comuni grandi e piccoli. Per l’edizione 2028, sono venticinque i Comuni italiani che hanno manifestato interesse al Ministero della Cultura.

Le città candidate al titolo di Capitale Italiana della Cultura 2028

Istituito nel 2014, il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura nasce con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale nazionale. Viene assegnato annualmente dal Ministero della Cultura a un Comune o a un’unione di Comuni che presentino un progetto capace di migliorare l’offerta culturale, coinvolgere la popolazione locale e rendere il territorio più attrattivo. Oltre al prestigio, il titolo prevede anche un contributo economico per la realizzazione del programma proposto. Ogni città candidata deve, infatti, elaborare un progetto dettagliato con strategie di sviluppo, sostenibilità economica e obiettivi. In pochi anni, il titolo di Capitale della Cultura è diventato un’occasione strategica per rilanciare borghi, città e metropoli, attrarre visitatori e investimenti, dando nuova vita al territorio.

Per l’edizione 2028, sono venticinque i Comuni italiani che hanno manifestato interesse entro il termine fissato dal Ministero della Cultura per il 3 luglio 2025 e le candidature arrivano da ogni angolo del Paese. Tra le regioni più rappresentate spicca il Lazio, che presenta ben cinque candidature: Anagni, Pomezia, Tarquinia, Rocca di Papa (candidata all’interno dell’Unione dei Comuni “Città Caudina”) e la stessa Unione “Città Caudina”. A queste si aggiungono Ancona, Bacoli, Benevento, Catania, Colle di Val d’Elsa, Fiesole, Forlì, Galatina, Gioia Tauro, Gravina in Puglia, Massa, Melfi, Mirabella Eclano, Moncalieri, Pieve di Soligo, Rozzano, Sala Consilina, Sarzana, Sessa Aurunca, Valeggio sul Mincio e Vieste. Entro il 25 settembre 2025 le città dovranno presentare il progetto culturale e gli obiettivi economici e sociali che si intendono raggiungere. Successivamente, una giuria di esperti valuterà tutte le proposte e selezionerà la città vincitrice entro marzo 2026.

Le città che hanno avuto il titolo di Capitale della Cultura in passato

Negli anni, il titolo di Capitale Italiana della Cultura è stato assegnato a città di dimensioni e storie diverse. La prima edizione si è svolta nel 2015, quando furono premiate le finaliste italiane di Capitale Europea della Cultura: Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena. Nel 2016 il titolo è stato assegnato a Mantova, mentre l’anno successivo è andato a Pistoia. Nel 2018 fu Palermo a conquistare il riconoscimento, mentre nel 2019 lo è stata Matera, già proclamata Capitale Europea della Cultura. Parma vinse l’edizione 2020, prorogata al 2021 a causa della pandemia, seguita da Procida nel 2022. L’anno 2023 ha visto un’eccezione significativa: Bergamo e Brescia hanno condiviso il titolo, come segno di rinascita post-pandemia in due delle province più colpite dall’emergenza sanitaria.

Il titolo per il 2024 è stato assegnato a Pesaro, mentre nel 2025 è Agrigento a portare avanti il programma culturale, non senza qualche difficoltà. Infatti, durante quest’anno di celebrazioni, la città siciliana è stata al centro di polemiche, dal cosiddetto “caso tombini” all’impiego di metal detector per individuare i tombini coperti durante lavori di asfaltatura, fino alle problematiche legate al Teatro Pirandello. A tutto ciò si è aggiunta l’emergenza siccità che ha colpito l’intera Sicilia, tanto che il sindaco di Agrigento aveva dichiarato che, senza aiuti per la crisi idrica, sarebbe stato pronto a rinunciare al titolo di Capitale Italiana della Cultura.

Per il 2026 la città designata è L’Aquila, mentre nel 2027, il titolo sarà di Pordenone, scelta per il suo progetto di rendere la cultura protagonista di un percorso di sostenibilità e innovazione. Ora non resta che attendere marzo 2026 per conoscere quale sarà la città protagonista del 2028.

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