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Arte & Cultura

Capitale Italiana dell'Arte Contemporanea: le 23 città candidate

Sono state presentate le candidature per il titolo di Capitale Italiana dell'Arte Contemporanea del 2026: in totale ci sono 23 città in lizza

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Sono state inviate le candidature al Ministero della Cultura per concorrere al titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026. Le città che hanno inviato la propria candidatura sono in totale 23:

Aielli (AQ), Bolsena (VT), Carrara, Cassano allo Ionio (CS), Catanzaro, Fabriano (AN), Gallarate (VA), Gibellina (TP), Lignano Sabbiadoro (UD), Mantova, Moliterno (PZ), Nichelino (TO), Palazzolo Acreide (SR), Palmi (RC), Peccioli (PI), Pescara, Quarto (NA), Quattordio (AL), Reggio Calabria, Rionero in Vulture (PZ), Todi (PG), Venezia, Vigevano (PV).

In merito all’istituzione del titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha dichiarato: “La Capitale italiana dell’Arte contemporanea, iniziativa da me fortemente voluta, nasce per creare il passato del nostro futuro, ponendo l’obiettivo di proiettarsi in avanti e soprattutto permettere ai giovani di misurarsi con l’arte e le loro idee – si legge su ‘Repubblica’ – nell’Italia di domani, ci dovrà essere qualcosa di bello e apprezzabile che è stato creato in questi anni. Questa attività consentirà di accendere un faro sulle città capaci di fare della creatività il cardine del proprio sviluppo”.

Per decidere chi sarà la prima città a potersi fregiare del titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea, istituito quest’anno, sarà una giuria composta da cinque esperti indipendenti di comprovata fama nel settore della cultura e delle arti visive contemporanee.

La giuria, entro il 15 settembre del 2024, esaminerà tutti i progetti presentati dalle 23 città italiane per poi selezionare fino a un massimo di cinque finaliste che saranno successivamente invitate ad audizioni pubbliche.

Non oltre il 30 ottobre la giuria andrà a proporre al Ministero della Cultura la candidatura ritenuta più idonea che riceverà un finanziamento di un milione di euro per realizzare le attività proposte nel dossier.

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