In Italia c'è un "super vulcano a rischio esplosione"
L'eruzione del vulcano Tonga fa riaprire il dibattito sui vulcani attivi in Italia e sulla loro pericolosità, a cominciare dai Campi Flegrei
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Tonga
Mario Tozzi, noto geologo, professore, saggista, divulgatore scientifico e conduttore di trasmissioni televisive a tema, ha spiegato come classificare l'eruzione del vulcano Tonga, fenomeno che fa parte di un'attività continua e dinamica della terra, con ripercussioni per il futuro da non sottovalutare. Tozzi spiega che di vulcani pericolosi ce ne sono ancora molti, anche in Italia: su tutti i Campi Flegrei. "Più che il Vesuvio, il nostro super-vulcano a rischio esplosione sono i Campi Flegrei - ha dichiarato il geologo a Repubblica - è stato fatto l'errore di considerarla un'area qualsiasi, è densamente abitata e ci sono un ippodromo e una base militare. Si tratta di un'area attiva e potenzialmente molto pericolosa".
Campi Flegrei
I Campi Flegrei citati dal geologo Mario Tozzi, rappresentano una vasta area situata nel golfo di Pozzuoli, a ovest di Napoli, inserita nella classifica delle dieci città più cercate su Google nel 2021. Tale area è nota per la sua vivace attività vulcanica e comprende i comuni di Napoli, Pozzuoli, Quarto, Giugliano in Campania, Bacoli e Monte di Procida. Pur collocandosi al di fuori del cratere originario, fanno parte dei Campi Flegrei anche le Isole Flegree di Procida, Ischia e Vivara. L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha attribuito alla zona un rapido innalzamento del terreno tra il 2012 e il 2013, causato da un accumulo di magma situato a 3.000 metri di profondità a sud del porto di Pozzuoli.
Vesuvio
In Italia ci sono ancora diversi vulcani attivi. Restando a Napoli, il Vesuvio è da considerarsi tra i vulcani quiescenti del nostro Paese, trovandosi in uno stato di attività a condotto ostruito. Il livello di rischio dei vulcani quiescenti dipende da diversi fattori, tra cui l'entità della popolazione esposta e la pericolosità di fenomeni inattesi.
Etna
In Sicilia, invece, troviamo l'Etna, il vulcano attivo più alto d'Europa. Situato lungo la costa orientale dell'isola, ricopre un'area di circa 1.250 chilometri quadrati. L'Etna è alto 3.300 metri e presenta quattro bocche eruttive situate nella parte sommitale dell'edificio vulcanico, conosciute con i nomi di Bocca Nuova, Voragine, Cratere di Nord-Est e Cratere di Sud-Est. Il vulcano siciliano può dare vita a eruzioni che si verificano a intervalli e sono di durata variabile, da pochi mesi a diversi anni.
Stromboli
Insieme all'Etna, l'altro vulcano ad attività persistente situato sul territorio italiano è Stromboli che si distingue per esplosioni di moderata energia, con lancio di brandelli di lava incandescente, lapilli e ceneri che possono arrivare fino a diverse centinaia di metri di altezza. Protagonista di uno studio pubblicato su Nature Geoscience relativo al mistero delle eruzioni esplosive insieme all'Etna, Stromboli è uno dei vulcani più attivi del mondo e una delle sue più recenti eruzioni risale all'ottobre del 2021.
Il vulcano Tonga, protagonista di una grande eruzione, ha provocato uno tsunami che ha interessato le coste dell’intero Oceano Pacifico, con reazioni a catena che hanno causato almeno due vittime e compromesso i cavi di comunicazione sottomarini. In seguito all’esplosione, restano due piccole lingue di terra sotto il livello del mare, collegate precedentemente da una striscia che si allargava per oltre un chilometro. Secondo gli esperti, quella di Tonga è una delle eruzioni più rare nella storia del pianeta terra. Il noto geologo Mario Tozzi, analizzando l’accaduto, ha voluto mettere in guardia circa la pericolosità dei vulcani italiani, in particolar modo i Campi Flegrei in Campania.