La Calabria potrebbe dover dire "addio" all'isola Dino in provincia di Cosenza: l'associazione Italia Nostra lancia l'allarme sull'innalzamento delle acque.
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La Calabria potrebbe dire “addio” all’isola Dino
"La città dell'Isola Dino presto potrebbe cambiare nome - si legge nella nota pubblicata dall'associazione ambientalista Italia nostra - Solo 2,4 metri l’altezza massima dei fondali di fronte all'Isola Dino, ve ne erano 9: la foto del profondimetro è inequivocabile. L'accumulo di depositi di inerti a Capo della Rena procede rapidamente. Nel volgere di pochissimo tempo, l'innalzamento del fondo marino potrebbe chiudere l'insenatura".
La Calabria potrebbe dire “addio” all’isola Dino
Italia Nostra, nel lungo comunicato, sottolinea anche quanto riportato nelle Misure di Conservazione approvate dalla Regione Calabria a proposito dei fattori di pressione e minacce per l'habitat e le specie della Zona Speciale "Fondali Isola di Dino-Capo Scalea". Come riferito dall'associazione ambientalista, la pesca a strascico, l'ancoraggio e i processi di interramento dei fondali con la copertura di fango, costituiscono il principale fattore di rarefazione e scomparsa della Biocenesi. L'erosione cha ha investito la spiaggia di Tortora, a causa delle correnti marine, crea depositi di inerti a Capo della Rena, andando a innalzare il fondo marino e causando la possibile chiusura dell'insenatura.
La Calabria potrebbe dire “addio” all’isola Dino
Le conseguenze di questo fenomeno, spiega Italia Nostra, sarebbero incalcolabili. L'Isola Dino, come riferito dall'associazione ambientalista, a causa dell'innalzamento del fondo marino potrebbe in breve "congiungersi alla terra ferma con conseguenze catastrofiche per gli habitat marini e terrestri presenti". L'associazione, attraverso la lunga nota, chiama a raccolta le istituzioni, dal Comune di Praia a Mare a quelli limitrofi, fino alla Regione Calabria, chiedendo dei provvedimenti per salvaguardare un patrimonio naturalistico di inestimabile valore.
La Calabria potrebbe dire “addio” all’isola Dino
L'Isola di Dino si trova in provincia di Cosenza, eletta una delle città più sostenibili d'Italia. L'origine del suo nome ha portato alla formulazione di diverse teorie. Una linea di pensiero sostiene che l'appellativo deriva dal fatto che sull'isola, in passato, sorgeva un tempio, aedina, dedicato al culto della dea Venere. Un'altra ipotesi, invece, la più accreditata, sostiene che il nome deriva dall'etimo greco "dina" che significa tempesta: un tempo, infatti, le acque vicine alla punta sud dell'Isola, detta Frontone, erano molto pericolose per i naviganti in giornate di mare mosso.
La Calabria potrebbe dire “addio” all’isola Dino
Nel corso dei secoli l'Isola della Calabria, regione premiata agli Oscar del Turismo in Italia, è stata teatro di tante lotte, battaglie, incursioni di pirati, assalti e difese disperate. Sull'isola si possono trovare numerose piante rare come la palma nana, il garofano delle rupi e la primula di Palinuro, presente in alcune colonie sulle pareti calcaree esposte a nord e nord-est. La fauna, invece, comprende molte specie di uccelli migratori e gabbiani che nidificano sulle scoscese falesie e anche qualche rapace.
La Calabria potrebbe dire addio all’isola Dino che si trova lungo la costa nord occidentale del mar Tirreno, di fronte a Praia a Mare e davanti a Capo dell’Arena. A lanciare l’allarme è l’associazione ambientalista Italia Nostra che attraverso una nota ufficiale, ha sollevato la questione legata all’accumulo di depositi che possono portare a un innalzamento del fondo marino e alla chiusura dell’insenatura della meravigliosa isola in provincia di Cosenza.