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Il caffè deve costare almeno 2,5 euro: parola di Farinetti

Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, ha espresso il suo pensiero su quanto dovrebbe costare una tazzina di caffè in Italia: almeno 2,50 euro

Pubblicato:

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

L’espresso non è solo una semplice bevanda. In Italia, il caffè è un rito quotidiano, una pausa imprescindibile, un momento di socialità che scandisce le giornate. Dalla tazzina bevuta al volo al banco del bar, fino alle chiacchiere tra amici, il caffè è un pilastro della cultura italiana. Per questo stanno facendo molto discutere le recenti dichiarazioni che Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, ha fatto sul costo della tazzina di caffè.

Le dichiarazioni di Farinetti sul costo del caffè

Durante un incontro presso lo stabilimento Kimbo di Melito, in provincia di Napoli, Oscar Farinetti ha lanciato un messaggio forte e chiaro: il prezzo del caffè in Italia è troppo basso e non rispecchia il reale valore del prodotto. ‘Gambero Rosso’ ha ripreso le sue parole durante l’evento: “Il barista è il cuoco del caffè”, ha affermato, sottolineando come l’espresso dovrebbe essere più valorizzato. Secondo l’imprenditore, una tazzina non può costare solo 1 euro o 1,20 euro, mentre una bibita industriale viene venduta a un prezzo ben più alto.

“Il caffè merita un racconto diverso, come quello fatto per il vino. Solo così si capisce il valore del prodotto” ha dichiarato l’imprenditore. Per Farinetti, il costo giusto di un espresso dovrebbe essere di almeno 2,5 euro. Mario Rubino, presidente di Kimbo, ha appoggiato la visione di Farinetti, spiegando che il settore del caffè sta attraversando un momento critico. Tensioni geopolitiche, problemi logistici e l’impennata del prezzo della materia prima stanno mettendo in crisi il settore. Si legge sempre nell’articolo di ‘Gambero Rosso’ che secondo Rubino, il costo del pacchetto macinato è raddoppiato.

Quanto costa oggi un caffè in Italia e come sta cambiando

Negli ultimi anni, i prezzi dell’espresso al bar sono aumentati sempre più. Secondo i dati del Ministero delle Imprese e del Made in Italy elaborati dalla piattaforma Withub, il prezzo medio di una tazzina in Italia è cresciuto del 15% in tre anni. Nel 2025, Benevento risulta la città più cara: 1,49 euro per un espresso. Seguono Ferrara (1,41 €), Treviso (1,34 €) e Torino (1,33 €). A Padova, il prezzo medio è salito del 5% rispetto al 2024, attestandosi a 1,36 euro. Al di là di Benevento, le città del sud in genere continuano a mantenere prezzi più bassi. A Napoli, la capitale mondiale del caffè, la media resta intorno a 1,20 euro. Un trend in crescita che, però, non riflette ancora appieno l’aumento dei costi sostenuti da bar e torrefazioni.

A rendere ancora più interessante il dibattito è anche la voce controcorrente di Valentina Palange, divulgatrice e autrice del libro “Il caffè in Italia fa schifo”. Il testo è un’analisi critica del settore: dalla scarsa qualità delle miscele utilizzate nei bar alla mancanza di trasparenza nei rapporti tra torrefattori e fornitori. Secondo quanto scrive l’autrice nel suo libro, in Italia si è spesso legati a un modello che ricompensa il prezzo basso spesso, però, a scapito della qualità. Palange invita a riscoprire la cultura del caffè a partire dalla qualità, dalla tracciabilità dei chicchi e dalla corretta estrazione. Esperta di “specialty coffee”, è convinta che il basso prezzo del caffè in Italia non sia un vantaggio per il consumatore. Questo sarebbe solo una “trappola” che nasconde un prodotto spesso mediocre e dannoso.

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