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Arte & Cultura

Bari, scoperta una tomba con sarcofago sotto la strada del centro

Sotto una strada in pieno centro a Bari, durante i lavori di allargamento della rete del gas, alcuni operai hanno scoperto una tomba con sarcofago

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

A Bari c’è stata una scoperta archeologica avvenuta per caso, nel corso degli scavi per l’allargamento della rete del gas nel centro della città: sotto la strada è stato trovato un sarcofago che stando alle prime rilevazioni, dovrebbe risalire a prima del periodo romano.

Bari, dagli scavi in strada emerge un sarcofago

La scoperta è avvenuta nella giornata di mercoledì 5 giugno 2024, quando gli operai che stavano scavando per allargare la rete del gas a Bari, hanno notato qualcosa di diverso tra le formazioni rocciose al di sotto del manto stradale.

Gli operai erano al lavoro in pieno centro a Bari, all’altezza di via Cardassi che si trova di fronte alla Chiesa del Sacro Cuore di Gesù: sotto la strada sono stati rinvenuti i resti di un antico tesoro, una tomba classica.

Lo scrigno emerso dal manto stradale di Bari ha portato all’interruzione dei lavori e all’immediato coinvolgimento degli esperti della Sovrintendenza, chiamati per recarsi subito sul posto. Gli esperti si sono messi all’opera raccogliendo tutti i resti che verranno poi analizzati: sin dall’arrivo sul luogo, però, hanno capito il grande valore della scoperta.

Tra i resti ci sono anche quelli che dovrebbero appartenere a un sarcofago: gli studi faranno chiarezza sulla scoperta avvenuta a Bari, eletta come una delle città italiane preferite dagli stranieri, ma stando alle rilevazioni preliminari la tomba dovrebbe essere datata prima del periodo romano.

Retegas, l’azienda municipale a capo dei lavori alla rete del gas, adesso dovrà attendere qualche giorno prima di poter ricominciare i lavori. A tal proposito Giovanna Cacudi, sovrintendente di Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Bari, ha dichiarato: ”

“Sono stati concordati con Bari Retegas approfondimenti archeologici – le parole di Giovanna Cacudi riportate da ‘Repubblica’ – allo scopo di verificare tipologia e cronologia delle evidenze emerse, che saranno avviati a breve sotto la direzione scientifica della Soprintendenza”.

Le altre scoperte archeologiche del capoluogo pugliese

A Bari, dove nell’estate del 2023 sono state scoperte sugli scogli cinque orme di dinosauri appartenenti al periodo Cretaceo, non è la prima volta che vengono riportati alla luce resti archeologici di grande valore storico.

Nel gennaio del 2021, per esempio, tra via Sparano e via Putignani, nell’isolato di Palazzo Mincuzzi, emersero tre tombe risalenti al VI Secolo, con frammenti ossei di individui. In una delle sepolture, inoltre, furono individuati degli orecchini di rame, elementi fondamentali che facilitarono tutte le operazioni di datazione dei reperti da parte degli esperti. Negli stessi terreni erano state rinvenute anche delle antiche monete in lega di rame di piccolo conio. Un anno più tardi, invece, all’altezza di via Argiro furono scoperte altre tombe e anfore.

Una grande scoperta risale al mese di luglio del 2017 ed è avvenuta tra i tubi e le fondamenta del vecchio deposito dell’Amiu sul lungomare del Capoluogo della Puglia, tra le regioni d’Italia con più Bandiere Blu del 2024: a pochi metri di distanza dal complesso e dagli scavi di Santa Scolastica, nascosti sotto il terreno, tra le pietre e il cemento, alcuni operai trovarono ossa e resti di un essere umano.

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