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Arte & Cultura

Apre i battenti la fortezza sotterranea del Pastiss

Dopo anni di lavori da parte dei volontari dell’Associazione Amici del Museo Pietro Micca, aprono le visite alla fortezza.

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Sotto via Papacino e corso Matteotti a Torino sorge la storica fortezza sotterranea del Pastiss, divisa in cunicoli e ambienti posti a 13 metri di profondità, liberati dopo anni dal terreno che li riempiva per diventare una delle nuove attrattive della città. La struttura è una casamatta, una sorta di rifugio anti bomba, risalente al XVI secolo e realizzato per volere del duca Emanuele Filiberto. Il Forte del Pastiss di Torino faceva in origine parte di un progetto più vasto che comprendeva diverse opere di fortificazione, però mai realizzate. Questa è l’unica conclusa tra quelle previste. La parte esterna era composta da una spessa muraglia realizzata perché resistesse all’onda d’urto in caso di esplosione di una mina nella sottostante galleria di contromina. La parte interna, invece, era divisa su due livelli dove si trovavano le feritoie e cannoniere per le artiglierie, numerose gallerie e alcuni pozzi per il ricambio d’aria e per l’illuminazione.

La fortezza venne poi in parte distrutta dall’avanzamento edilizio avutosi tra l’Ottocento ed il Novecento. Soltanto nella metà dello scorso secolo, Guido Amoretti e Cesare Volante ne riscoprirono la posizione studiando le mappe dall’antica città di Torino. Si diedero inizio ai lavori per riportarlo alla luce. A distanza di sessanta anni dalla scoperta, si sono conclusi i lavori di restauro consentendo così ai turisti di visitare l’imponente struttura sotterranea. L’apertura della fortezza sotterranea è avvenuta in via eccezionale per la mostra di arte contemporanea di Clémence de La Tour du Pin “sept préludes”, organizzata dal progetto culturale Treti Galaxie. L’evento si è concluso il 29 novembre scorso. Al momento, i responsabili fanno sapere che la fortezza è chiusa e che probabilmente sarà aperta alle visite, in futuro. Di questo aspetto però si interesserà direttamente il Museo Pietro Micca.

 

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