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Allarme processionaria a Napoli: cosa sta succedendo

Scatta l'allarme processionaria a Napoli: tante segnalazioni della presenza dei bruchi pelosi nei giardini e nelle aree verdi del Capoluogo campano

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Torna l’allarme processionaria in Italia: i bruchi pelosi che camminano in fila indiana, pericolosi per esseri umani e animali, sono comparsi in grande quantità a Napoli.

Allarme processionaria a Napoli

Sono tanti gli avvistamenti di vermi processionaria nel Capoluogo della Campania: le segnalazioni sono arrivate da diversi quartieri di Napoli, dall’Arenella e la zona di piazza Mazzini e via Salvator Rosa, fino a Chiaia e Capodimonte.

Come riportato da ‘Fanpage.it’, fonti qualificate dell’Asl Napoli 1 Centro hanno riferito di una infestazione arborea da processionaria che avrebbe colpito il verde pubblico, quindi i parchi e i giardini della città, gestiti in gran parte dal Comune di Napoli oppure dalle varie Municipalità.

Negli ultimi anni in diverse zone d’Italia ci sono stati casi di allarme processionaria: uno degli ultimi in Brianza, dove vennero chiusi due parchi.

I rischi dei vermi processionaria: la parola all’esperto

Esterina De Carlo, direttrice sanitaria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, ha parlato a ‘Fanpage.it’ dei pericoli della processionaria nel caso in cui si venga a contatto con i piccoli bruchi pelosi:

“Possono portare irritazioni e una serie di sintomatologie sia all’uomo che agli animali, eritemi cutanei nella zona del contatto, congiuntiviti se portati agli occhi, mentre alla bocca possono portare vomito, dolori addominali, necrosi sulla lingua, gonfiore della laringe e choc anafilattico. Nei casi più gravi si può arrivare anche alla morte”.

La direttrice dell’IZSM ha spiegato che i bruchi sono pericolosi “in fase di larva” perché “sono ricoperti di peli urticanti che al contatto si staccano e si conficcano nella pelle”, mentre da lepidottero non danno alcun problema.

Sui rischi per gli esseri umani, Esterina De Carlo ha dichiarato: “Possono arrecare danni soprattutto ai bambini, che potrebbero essere attirati dal loro aspetto di peluches ed essere indotti a toccarli, o peggio portare poi le mani agli occhi o alla bocca”. Per quanto riguarda gli animali, ha inoltre spiegato: “Sono molto pericolosi per i cani, che possono leccarli o annusarli. Nelle cliniche veterinarie ci sono casi di amputazione di parti di lingua di animali che li hanno leccati”.

Cosa fare in caso di contatto

La De Carlo, nel corso dell’intervista, ha illustrato cosa bisogna fare se si vede un verme processionaria e come comportarsi in caso di contatto:

“Questi vermi non sono aggressivi, è bene precisare. Ma nel caso li si vedano, non bisogna toccarli assolutamente e allontanare eventuali animali di compagnia. In caso di contatto bisogna sciacquare delicatamente subito con acqua tiepida la zona interessata, magari usando del sapone. Senza strofinare perché aumenterebbe l’irritazione. Rimuovere poi i vestiti contaminati e in caso di soggetti allergici o se c’è stato un contatto con occhi e bocca, bisogna andare immediatamente al Pronto Soccorso”.

Chiusura dedicata a cosa bisogna fare in caso di infestazione: “Bisogna quindi chiamare la forestale, il Comune e l’Asl. Per questi insetti è prevista una profilassi nella zona di invasione. Trappole meccaniche, come la colla sul fusto dell’abero che immobilizza le larve, o, in caso di zone molto infestate, si possono usare insetticidi prima che si schiudano i bozzoli. Ci sono poi, trappole di ferormoni, ma anche insetticidi da inoculare all’interno dei tronchi”.

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