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Gli aghetti di mare sono tornati nel Golfo di Trieste

Con quale mese di anticipo rispetto al solito nel Golfo di Trieste sono tornati gli aghetti di mare: minuscoli molluschi trasparenti simili a coni

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Nel Golfo di Trieste sono tornati gli aghetti di mare, minuscoli molluschi che i bagnanti possono ritrovarsi infilati nei costumi da bagno o nelle mute da sub. A darne la notizia è stata l’Area Protetta di Miramare, in seguito a numerose segnalazioni.

Nel Golfo di Trieste spuntano gli aghetti di mare

La presenza degli aghetti di mare è abbastanza inconsueta per questo periodo dell’anno: solitamente, infatti, facevano capolino tra le acque del golfo durante il mese di settembre, come successo anche nel corso del 2022. Quest’anno, invece, le segnalazioni sono arrivate in anticipo rispetto al solito.

L’Area Marina Protetta di Miramare a Trieste, città dove è stata scoperta grotta a 350 metri sotto terra, attraverso la propria pagina ufficiale di Facebook ha pubblicato una foto degli aghetti di mare comparsi nel Golfo, corredata dal seguente post:

“Ce li state segnalando in tanti, quegli strani aghetti trasparenti che vi ritrovate infilati nelle mute o nei costumi da bagno quando uscite dal mare o che i mitilicoltori scovano in mezzo alle reste dei mitili (vedasi foto). Chi sono? Sempre loro, minuscoli molluschi gasteropodi conosciuti anche come farfalle di mare, lumachine di mare appartenenti al plancton e non più lunghe di un centimetro, in cui il piede si è trasformato in due ali laterali che consentono loro di nuotare.

Un anno fa sono comparsi a settembre, quest’anno hanno giocato d’anticipo.
L’anno scorso, l’osservazione al microscopio aveva confermato trattarsi di Creseis acicula, specie ben conosciuta nel Golfo di Trieste, di cui periodicamente si registrano bloom come quello dell’estate 1990″.

Cosa sono gli aghetti di mare

Conosciuti anche con il nome di farfalle di mare, gli aghetti comparsi nel Golfo di Trieste con qualche mese di anticipo rispetto al solito sono esemplari di Creseis acicula, un piccolo mollusco gasteropode, una specie generalmente diffusa in tutti i mari e in modo particolare nelle zone costiere. Segnalazioni della presenza di questi molluschi arrivano con cadenza annuale e già negli anni Novanta erano spuntati a Trieste, con gli abitanti della zona che li chiamano spesso, impropriamente, vespe di mare.

La forma degli aghetti di mare può essere paragonata a coni piccoli e stretti che in alcuni casi, quando vengono a contatto con la pelle, possono anche pungere, ma senza causare ustioni o altre reazioni. Non rappresentano un pericolo per l’essere umano, sono semplicemente un po’ fastidiosi.

Nel 2022 erano arrivate diverse segnalazioni che riguardavano la presenza di aghetti di mare a Trieste, eletta come una delle città italiane più gettonate per le case di lusso: le segnalazioni erano pervenute da parte dei bagnanti delle zone dei Topolini, terrazze semicircolari allineate lungo la riviera e prospicienti sul mare.

Sempre a Trieste l’anno scorso c’è stata una vera e propria invasione di meduse che si sono riunite presso il Molo Audace, andando a formare il caratteristico bloom: si tratta di un fenomeno periodico che torna ogni anno in primavera. Secondo gli esperti della sezione di Oceanografia dell’OGS sono diversi i fattori che influiscono sull’aggregazione delle meduse, in primis il forte vento che va a rimescolare le acque del golfo.

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