A Triora, nel borgo delle streghe, c'è una biblioteca piena di mistero
Il borgo ligure fu protagonista di una terribile caccia alle streghe nel XVI secolo. Un museo raccoglie testimonianze del tragico episodio
A pochi chilometri da Imperia, posto sulle pendici del costone che declina dal massiccio del Saccarello, si trova uno dei villaggi più misteriosi e affascinanti della Liguria. Il suo nome è Triora, incantevole comune inserito nel circuito dei borghi più belli d’Italia, premiato, inoltre, nel 2007 con la bandiera arancione del Touring Club Italiano, marchio di qualità che riconosce le eccellenze dell’entroterra italiano.
Passeggiare tra le strade di questo paesino è una delizia per gli occhi. I tipici carruggi conducono il visitatore tra le antiche abitazioni che arricchiscono un panorama mozzafiato testimone, diversi secoli fa, di avvenimenti tragici e inquietanti.
Correva l’anno 1587 quando una terribile carestia fece serpeggiare tra la popolazione il sospetto che il paese fosse sotto l’influsso nefasto di un tremendo sortilegio. Come fonte della sciagura fu individuato un casolare dove un gruppo di donne era solito riunirsi. I morsi della fame, la follia della disperazione, l’impossibilità di spiegare eventi così devastanti portarono a una psicosi di massa che individuò quelle donne come adepte della stregoneria. Furono accusate di inardire i campi e di rendere sterili e improduttive le mucche portando sull’orlo del collasso un’intera comunità.
Con il beneplacito dell’Inquisizione di Genova, vennero indagate per anni e subirono inenarrabili torture che portarono alla morte, tra atroci sofferenze, alcune di esse. Triora – nel cui nome si celerebbero allusioni alle tre bocche di Cerbero, il cane infernale – divenne famosa per il processo alle streghe, un po’ come Salem negli Stati Uniti e Loudon in Francia, tristemente note per simili avvenimenti.
Oggi, testimonianze di quelle vicende sono custodite nel museo etnografico e della stregoneria, sorto nei sotterranei dove vennero imprigionate le presunte streghe. Nel visitarle, curiosità e superstizione si sovrappongono restituendo sensazioni avvolgenti. I documenti storici, provenienti dall’archivio storico di Genova, permisero agli storici Michele Rosi e padre Francesco Ferraironi, di ricostruire i drammatici avvenimenti avvenuti a Triora tra il 1587 e 1589.
Ricca di volumi, molti dei quali di difficile reperibilità, la sezione del museo allestita a biblioteca conserva centinaia di saggi e trattati di stregoneria che rendono la biblioteca di Triora una delle più fornite e affascinanti per chi intende approfondire, per studio o diletto, l’affascinante mondo della stregoneria. I titoli trasudano mistero e senso del sovrannaturale: saggi sulle pratiche delle adepte del diavolo, trattati di demonologia, formulari magici, guide per esorcismi, racconti miti e leggende che affondano radici nel folklore della Liguria e di tutta Italia arricchiscono scaffali pieni di fascino tra le cui righe si annida la profonda passione per la magia e per tutti i fenomeni legati al sovrannaturale.