Le 4 eccellenze italiane da scoprire nell'estate 2020
In vista delle vacanze per l'estate 2020, ecco quattro eccellenze italiane da scoprire, dal vetro di Murano in Veneto al cioccolato di Modica in Sicilia
Pubblicato:
Vetro di Murano
Il legame tra Venezia e l’arte vetraria è antichissimo e ha trovato il suo epicentro a Murano, un’isola fatta di isole, popolata da casette rinascimentali e patria di numerose dinastie di mastri vetrai che costituiscono la principale attrattiva dell’isola e hanno reso famosa l’arte della lavorazione del vetro in tutto il mondo fin dal VIII secolo. Oggi è possibile vedere nelle fornaci e nei laboratori aperti al pubblico gli stessi maestri all’opera, intenti a lavorare la pasta di sabbia con fuoco e aria. Si può, inoltre, visitare il Museo del Vetro, all’interno dell’antico Palazzo dei Vescovi di Torcello, che custodisce la vera storia dell'arte vetraria dal 1300 al 1900.
Cioccolato di Modica
Il cioccolato giunse delle Americhe in Europa a metà del XVI secolo, periodo durante cui questa ricetta, unica nel suo genere e proveniente dal popolo azteco, fu introdotta direttamente dagli spagnoli nella Contea di Modica. In origine, il cioccolato di Modica veniva preparato dalle nobili famiglie modicane durante feste e avvenimenti importanti. Solo successivamente divenne un prodotto popolare, conosciuto in tutto il mondo. A differenza della preparazione classica del cioccolato, quello di Modica ha una consistenza granulosa ottenuta dalla lavorazione a freddo delle fave di cacao, che non vengono sottoposte alla fase di concaggio. Per la sua produzione si utilizzano le fave di Sao Tomè, che una volta sbriciolate vengono mescolate con il burro di cacao e lavorate con lo zucchero di canna grezzo e le spezie a 40 gradi in modo che i cristalli non si sciolgano e diano la caratteristica consistenza granulosa. La città di Modica è, inoltre, tra le più pittoresche della provincia di Ragusa e ospita alcune bellezze architettoniche che da anni l’UNESCO ha inserito nella lista dei beni Patrimonio dell’Umanità.
Sandali di Positano
Tra limoni, spiagge incantevoli e paesini pittoreschi, la Costiera Amalfitana è famosa in ogni angolo del mondo. Positano è considerata la meta più amata dai turisti, grazie ai suoi scorci indimenticabili e alla sua posizione a ridosso dei crostoni di roccia, con le case colorate che si affacciano sul mare blu e la cupola piastrellata del Duomo. Tra gli innumerevoli manufatti di artigianato che Positano può enumerare, una menzione speciale va ai sandali di Positano, una tradizione ormai famosa in tutto il mondo e simbolo dell’estro creativo dei calzolai di questa zona. Questo tipo particolare di calzari, infatti, venne inventato all’indomani della Seconda guerra mondiale, quando occorreva risollevare la situazione economica degli artigiani, Nacque così un tipo di sandalo molto semplice e altrettanto comodo, molto amato nel mondo del cinema e dello spettacolo. Col passare del tempo, i modelli hanno subito diversi ammodernamenti. Ancora oggi, però, è possibile identificare alcuni elementi caratteristici che distinguono il vero sandalo di Positano dagli altri, come la tecnica con cui vengono costruite le suole (formate da due strati di cuoio cuciti tra loro con uno spago "impeciato" e incerato), il tacco (anch’esso ricoperto di cuoio) e la modalità con cui vengono assemblate suola e tomaia (che secondo la tradizione devono essere unite solo tramite elementi in ottone senza l’utilizzo di nessun tipo di colla). Per quanto riguarda i modelli, i più classici sono quelli a infradito, a fratino o a ragno.
Sa Burra della Barbagia
La Sardegna è nota in tutto il mondo per la bellezza delle sue coste, ma al suo interno custodisce altrettanti tesori, meritevoli della scoperta dei turisti. In particolare, pochi conoscono la zona della Barbagia, dove la sabbia delle coste lascia spazio a una natura incontaminata, brulla e selvaggia. Tra le sue tradizioni spicca Sa Burra, il tappeto tipico dei paesi Sarule, Gadoni e Orani (in foto) che veniva donato dalle donne barbaricine al primogenito al momento del fidanzamento e diviso in due qualora il matrimonio fosse finito. Sa Burra è interamente ricavato dal vello della pecora: per l’ordito si utilizza lo stame, più forte e resistente, mentre per la trama viene utilizzata la lana, più soffice e lavorabile. Il tappeto veniva intessuto ininterrottamente per 40 giorni da tre donne che si avvicendavano al telaio e il committente le sfamava durante la tessitura, portando loro latte caldo e altri alimenti. Una volta completato, il tappeto era colorato con erbe tipiche dell’entroterra sardo. La trama normalmente riportava disegni di scene tipiche della vita di queste terre.
Dopo la riapertura dei confini tra le regioni d’Italia, è possibile pianificare le vacanze estive 2020. L’estate 2020 potrà essere l’occasione per riscoprire le molte peculiarità che caratterizzano tutte le regioni italiane, dal Trentino alla Sicilia. Ciascuna delle 20 regioni del Bel Paese ha tradizioni culinarie, dialetti e artigianato molto differenti tra loro.
L’agenzia di viaggi online eDreams ha fornito alcuni suggerimenti per scoprire,
assieme alle meraviglie paesaggistiche e culturali dell’Italia, anche alcuni tra i gioielli dell’artigianato locale italiano.