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Venduta l'isola di Capo Passero a Siracusa: il prezzo

L'isola di Capo Passero a Siracusa, considerata un vero gioiello naturalistico, è stata venduta a una società milanese ma non mancano le polemiche

Pubblicato:

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

L’isola di Capo Passero, situata di fronte alla città di Portopalo, in provincia di Siracusa, è una delle gemme naturalistiche più affascinanti della Sicilia. Caratterizzata da acque cristalline, spiagge incontaminate e un patrimonio unico, l’isola è un vero e proprio paradiso naturale. La bellezza selvaggia di Capo Passero, insieme alla sua storia, ha fatto dell’isola una delle località più famose e ambite della Sicilia Orientale.

Nonostante il suo valore paesaggistico e ambientale, l’isola era in vendita da tempo. Negli anni si erano diffuse diverse indiscrezioni sul prezzo e sull’identità di un possibile acquirente ma le trattative non erano mai andate a buon fine. Ora, dopo mesi di attesa, è arrivata la conferma: l’isola è stata ufficialmente venduta. Sul suo destino, però, incombono molte incognite e polemiche.

Confermata la vendita dell’isola di Capo Passero

L’isola di Capo Passero è stata acquistata dalla società Lhove Srl (Lio Hospitality Venture 1 Srl) con sede a Milano per 10 milioni di euro. Questa società fa capo a Lio Capital, una piattaforma tecnologica di investimenti immobiliari specializzata nell’acquisizione, costruzione, ristrutturazione e gestione di immobili, inclusi complessi ricettivi di lusso. La cifra di 10 milioni di euro include sia l’isola di Capo Passero che la storica Tonnara, un elemento chiave del patrimonio culturale e architettonico locale.

Questo acquisto segna un punto di svolta nella storia di questi luoghi e apre a nuove prospettive per il futuro dell’isola. La notizia è stata confermata da uno dei quattro proprietari dell’isola, Franzo Bruno Statella di Spaccaforno, che ha così messo un punto a una situazione che si protraeva da anni. All’inizio del 2024, infatti, si era sparsa la voce che l’isolotto fosse stato venduto per 8 milioni e mezzo di euro a una società dell’Emilia Romagna, ma la cosa era stata poi smentita.

Ora, invece, la compravendita tra Franzo Bruno Statella di Spaccaforno e Lhove Srl si è conclusa con successo. I nuovi proprietari sembra vogliano valorizzare l’area che da tempo necessita di interventi strutturali. Dalle indiscrezioni trapelate pare che qui verrà costruito un complesso con 100 camere extralusso e relativi servizi di alto livello per rendere questa una meta d’élite.

Polemiche e discussioni sul futuro dell’isola

L’isola di Capo Passero è considerata un’area di grande valore ambientale e culturale. Situata tra il mar Ionio e il Mediterraneo, rappresenta un habitat unico per molte specie marine, in più ospita un forte storico edificato tra il 1599 e il 1607. Questo è stato restaurato circa dieci anni fa ed è stato poi convertito in un Ecomuseo. Gli altri edifici presenti sull’isola, tra cui il vecchio faro e alcune strutture della Tonnara, versano in condizioni strutturali precarie e necessitano di interventi di recupero.

La vendita dell’isola, però, ha generato reazioni contrastanti e ha scatenato un acceso dibattito. Se da un lato alcune istituzioni locali e parte dei cittadini vedono nell’acquisto un’opportunità per rilanciare l’area, dall’altro gli ambientalisti temono che un patrimonio così unico possa essere compromesso. In molti, infatti, hanno paura che verrà attuato un progetto di sviluppo turistico invasivo.

Negli anni passati, Legambiente si era già opposta a un progetto presentato per l’isola che prevedeva la costruzione di un resort di lusso con 128 camere, 18 suite, un ristorante, un centro benessere, piscine e solarium. Questo piano, valutato troppo impattante per l’ecosistema locale, era stato oggetto di critiche feroci da parte di associazioni ambientaliste e di cittadini preoccupati per la salvaguardia del luogo. In quel caso, poi, le autorizzazioni per i lavori sono scadute e così il progetto non è mai partito. Il destino dell’isola di Capo Passero è ora nelle mani dei nuovi proprietari. Chi è a favore di questa nuova compravendita vede nel progetto turistico un’opportunità per rilanciare l’economia locale e creare nuovi posti di lavoro, ma anche la possibilità di rinascita per un luogo che merita di essere valorizzato e tutelato.

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