Il Sunday Times celebra la "grande anima" di Procida
Il Sunday Times celebra Procida nel suo anno da Capitale Italiana della Cultura: la “piccola isola con una grande anima” conquista la stampa
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Procida, l’isola con una grande anima
Procida ha salutato l’avvio dell’anno da Capitale Italiana della Cultura con la proiezione del logo ufficiale “La cultura non isola” su alcuni dei più importanti monumenti della Campania, tinti per l’occasione di rosa, il colore scelto per Procida 2022. L’isola, si legge sul sito del programma, è già una capitale esemplare “di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni naturali”. Procida è aperta ed inclusiva, un “laboratorio culturale di felicità sociale”. Una piccola isola con una grande anima, secondo il Sunday Times.
Procida, una lunga storia di cultura
Procida ha una storia antica: situata nei pressi dei Campi Flegrei e di Cuma, l’isola fu descritta già in epoca classica, da Virgilio e Giovenale tra gli altri. Ma appare anche nel Decameron di Boccaccio, nella giornata dedicata agli amanti che raggiungono la felicità, ed è l’ambientazione de “L’Isola di Arturo” - celebre romanzo di Elsa Morante.
Anche il cinema ha una storia con Procida: furono girati sull’isola “Il Postino”, con Massimo Troisi, “Il talento di Mr.Ripley” con Matt Damon e “Detenuto in attesa di giudizio” con Alberto Sordi..
Il Sunday Times per Procida
Dal giorno della proclamazione a Capitale Italiana della Cultura, Procida ha iniziato ad attirare e le attenzioni della stampa internazionale. Come riportato da Repubblica, il National Geographic l’ha inserita tra le 25 mete da visitare nel 2022
, e anche il Guardian, la CNN ed il New York Times hanno dedicato dei reportage all’isola italiana.
Quello del Sunday Times è un reportage da copertina, che invita i lettori inglesi a conoscere strada per strada le atmosfere, le bellezze, la storia e le suggestioni dell’isola in cui “la gente dipingeva le loro case d'arancio, giallo e rosa per aiutare i pescatori a riconoscerle dal mare”.
Piaceri e storia di Procida
Nella breve guida attraverso le strade e le viste di Procida, non mancano consigli per un caffè o un aperitivo, ed è assicurato che il cibo qui sia “economico, eccellente e servito con amore”.
Per chi è alla ricerca di un viaggio nella storia dell’isola, si legge nel reportage, basta farsi una passeggiata lungo le strette strade del centro cittadino fino a Terra Murata, la fortezza medievale a Nord-Est dell’Isola. Qui si trovano Palazzo d’Avalos, palazzo del Cinquecento che servì da prigione fino al 1988 e che è tra le location degli eventi previsti per Procida 2022.
Procida: una bellezza oltre la cartolina
Marina Grande è la prima tappa dell’itinerario. Qui arrivano i traghetti da Napoli, ed è qui che avviene l’incontro con la vita di Procida. “Marina Grande è ferma da qualche parte negli anni Cinquanta, ed è meglio così” scrive il Sunday Times. La vista viene descritta pressappoco come “una calca di case colorate appollaiata sulla scogliera, alcune legate dai fili di un bucato già seccato dal sole, altre coperte da reti per raccogliere l’intonaco”, in uno scenario colmo di bellezza che “non somiglia neanche lontanamente ad una cartolina - per fortuna”.
Un tour di Procida
Il villaggio di Corricella è il posto ideale per immergersi nella “vita lenta” e nei colori di Procida. Tra un gelato ed un aperitivo non possono mancare spiagge e natura: le sabbie nere del Pozzo Vecchio, la Spiaggia di Chiaia e Chiaiolella e l’Isola di Vivara, area naturale “habitat di molte specie rare di piante ed uccelli, di una nutrita comunità di conigli selvatici e di reperti archeologici delll’età del bronzo”.
Quando è ora di mangiare, il Sunday Times consiglia di ordinare le specialità del posto, come gli spaghetti con le cicarelle e le lingue di suocera, il dolce tipico dell’isola.
Il Sunday Times celebra l’avvio dell’anno di Procida da Capitale Italiana della Cultura, e dedica alla “sorella tranquilla di Capri” un lungo reportage a firma della giornalista Mia Aimaro Ogden.
“C’è una certa curiosa coincidenza” – così inizia l’articolo dedicato a Procida – nel fatto che sia stato scelto come claim per l’anno da Capitale della Cultura il motto “La cultura non isola”. Sull’isola del Golfo di Napoli, osserva la reporter inglese, la candidatura a Capitale è nata prima della pandemia, attraverso un processo creativo ed inclusivo in cui “i 10.300 isolani del Golfo di Napoli hanno lanciato le proprie proposte per 330 giorni di arte collaborativa, performance e festival”.
La piccola isola di Procida, quasi 4 chilometri quadrati di estensione totale, intende vivere il proprio anno da Capitale come un’occasione “per scrivere una pagina di storia nella quale i cittadini possano vedere un futuro possibile” – spiega il direttore di Procida 2022 Agostino Riitano.
I 44 progetti ed i 150 eventi che impegneranno 350 artisti da 45 Paesi, continua Riitano sulle colonne del Sunday Times, saranno organizzati e gestiti in modo da “preservare i fragili ecosistemi dell’isola”. È proprio la natura “non-Disneyana” dell’isola ad affascinare così tanto i turisti, e i reporter, di tutto il mondo. Secondo la testata inglese, Procida potrebbe passare in secondo piano “in favore delle sue più eleganti vicine, Ischia e Capri”, ma a chi sa ben vedere l’isola offre ben altro.
Oltre gli scenari pastello dei tipici villaggi di pescatori visti ne “Il Postino” e “Il Talento di Mr Ripley”, continua Aimaro Ogden, Procida ospita “palazzi del Rinascimento, chiese barocche, spiagge selvagge quasi deserte ed una riserva naturale che nasconde dei resti dell’età del bronzo”. Ed una “grande anima” fatta di piaceri e meraviglie sconosciuti, che il giornale inglese invita a scoprire con la delicatezza che si deve ad un’isola in cui “la vita scorre ancora lenta”.